Gabriele Falco
Le bertoniane
Edizioni Cinque Terre
finivano più, con una folta barbaccia e un viso arcigno da
far scappare la cacarella al solo guardarlo.
Invece ’Ngiluccio era un omettino alto poco più di una
spanna, con il viso cotto dal sole senza un pelo manco a
cercarlo con la lanterna. Le gambe, poi, così striminzite,
corte e leggermente arcuate verso l’esterno, parevano
reggere a malapena il peso di un corpo tozzo e più grande
del normale.
Abitava verso il Farindolese,2 nella masseria del barone
Aliprandi -la famiglia sua rifaceva le terre3 del barone da
generazioni-. Però nella Stagione,4 al tempo della
mietitura e della tresca,5 andava a lavorare a giornata
anche sui campi di chi lo chiamava, perché era uno che
quando si trattava di trescare faceva il lavoro di quattro
uomini.
Tutti lo volevano a lavorare per loro e in quel periodo
lui girava le sette parti del mondo, girava. Dovevi vederlo,
2
Farindolese = contrada di Montebello di Bertona posta lungo la via
del paese di Farindola.
3
Rifaceva le terre = coltivava le terre.
4
La Stagione = il culmine dell’estate, così denominata dai contadini
dell’Area Vestina, situata nell’entroterra della Provincia di Pescara.
5
Tresca = trebbia. Trescare = trebbiare. Trescatori = trebbiatori.
~ 14 ~