E poi tutti sapevano che andava avanti a forza di continui sacrifici, per poter campare la madre vecchia, la
moglie e i tre figli ancora molto piccoli, che gli voleva
assicurare un futuro tranquillo.
Non era stata un’infanzia facile la sua: il padre gli era
morto qualche mese dopo che era nato lui; perciò appena fu cresciuto abbastanza da guadagnarsi il pane, gli era
toccato andare con la madre a fare i più disparati e massacranti lavori.
Quella povera donna aveva fatto di tutto per evitargli
delle fatiche da mulo, però alla fine aveva dovuto arrendersi alla necessità. Ma lui era andato a lavorare volentieri, perché si rendeva conto di tutti i patimenti che
doveva fare la madre. Anzi era stato proprio lui a insistere per essere mandato a faticare. La madre non avrebbe
potuto continuare a fare quei sacrifici. Di quel passo si
sarebbe scavata la fossa con le mani sue! Lui non riusciva a trattenere le lacrime, quando la vedeva uscire che era
ancora buio e tornare, a notte fatta, ogni volta più curva,
sfiancata e con le mani e le gambe gonfie e indolenzite.
Perciò una sera, vedendola rincasare ridotta come cceomo,1 aveva preso a implorarla di portarlo con lei, singhiozzando continuamente; e tanto aveva detto e tanto
aveva fatto che alla fine era riuscito a ottenere il permesso di andare a giornata in una masseria. Ecco da quanto
tempo sudava sangue!
1 - Come cceomo = Come HECCE HOMO. HECCE HOMO (Ecco l’uomo)
furono le parole con cui fu presentato Gesù dopo la fustigazione. Ridursi o ridurre uno ECCE HOMO significa diventare (o rendere qualcuno) come uno straccio, cioè come Gesù dopo la fustigazione.
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