LIBERAMENTELIBRANDO "I carbonari della montagna" di Giovanni Verga. | Page 20

“Non abbiamo l’intenzioee di fare la cronaca dell’assedio, ma vogliamo, al contrario riferire soltanto quegli avvenimenti che sono strettamente collegati con la storia che raccontiamo” (ibidem, p. 153). “I nostri lettori sanno già come il cavaliere sia stato riconosciuto...”(ibidem, p. 212) Punti in comune tra I carbonari e I tre moschettieri si ritrovano anche nel modo di concepire il finale, ma di questa concordanza parleremo nel paragrafo riservato a Guiscard. Il giovane Verga, oltre a inviare la già citata lettera al Dumas, ne inviò una anche al livornese Francesco Domenico Guerrazzi. Questa lettera non ha data, ma è da presumere che sia stata scritta in un periodo non lontano dal 1862 (anno della lettera a Dumas), visto che anche essa accompagnava una copia de I carbonari: Egregio signore, Da lungo tempo ho appreso a venerare il suo nome-ora accolgo con piacere l’occasione di presentare in omaggio quale che siasi dei miei sentimenti ad una delle glorie del nostro paese. La sua bontà, saprà, spero, farle scusare il mezzo per il fine e accogliere con indulgenza il mio povero libro. Un suo parere poi schietto e financo rigido su questo primo tentativo mi sarebbe prezioso all’età in cui sono e nei primordi della carriera che dovrei intraprendere. Mi creda,