LIBERAMENTELIBRANDO "I carbonari della montagna" di Giovanni Verga. | Page 19
“venite questa sera verso le dieci a Saint-Cloud, dirimpetto al padiglione situato all’angolo della casa del sig. D’Estrées. C.B. (cioè
Costanza Bonacieux), p. 89.
In un altro messaggio per D’Artagnan così è scritto:
“Passeggiate mercoledì prossimo dalle sei alle sette pomeridiane in
Via Chaillot e guardate con attenzione nelle carrozze che passeranno.
Ma se avete cara la vostra vita e quella delle persone che vi amano,
non dite una parola, non fate un gesto che possa rivelare colei che si
espone a tutto per vedervi un istante” (p.141)
Anche ne I tre moschettieri, come ne I carbonari, vi sono dei
congegni che fanno aprire porte segrete:
“– Uscite da questa parte – disse Milady a D’Artagnan spingendo la
molla che fece aprire una porta segreta.” (I tre moschettieri, p. 35)
“-Poi, disse Francesco, vedete le nostre armi! Egli fece giuocare diverse molle, ad una ad una le spalliere di legno degli scanni fissi nel
muro si aprirono e lasciarono vedere degli incavi profondi nella
muraglia.”(I carbonari, p.131).
“...un leggiero scricchiolio lo fece avvertito che l’inginocchiatoio si
apriva.
Un uomo non tardò ad avanzarsi nella camera uscendo dallo scuro
passaggio”.(I carbonari, p.474)
Il motivo del marchio dell’infamia è presente in entrambi i
libri. Inoltre il Dumas nel corso della narrazione si rivolge direttamente ai lettori, così come fa anche il Verga:
“Ed ora lasciamo i nostri tre amici ritornare ognuno alla propria
abitazione...”(I tre moschettieri, p. 56);
“L’attenzione con la quale abbiamo dovuto seguire gli illustri personaggi...”(Ibidem, p.88)
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