LIBERAMENTELIBRANDO "I carbonari della montagna" di Giovanni Verga. | Page 18
opera potrebbe far pensare a una contraddizione del giovane; la
quale invece non c’è, poiché il Dumas era sì francese, però era
“amico di Garibaldi.1
Ne I carbonari della montagna sembra di ritrovare qualche
espressione e certi espedienti de I tre moschettieri.2 Ecco qualche esempio:
“Questo solo momento bastò a D’Artagnan per prendere la sua
decisione: era questo uno di quegli avvenimenti che decidono della
vita di un uomo, ...” (I tre moschettieri, p.26);
“Vi sono dei punti della vita che decidono di tutto l’avvenire... Uno
sguardo del giovinetto... decise della fanciulla.” (I carbonari della
montagna, p. 149);
“Presentatevi alla porta segreta del Louvre... e chiedete di Germain.
Gli direte queste due parole: TOURS e BRUXELLES. Egli si metterà subito ai vostri ordini”(I tre moschettieri, p.46);
“Se mai avrete bisogno di me, non avete che a pronunziare una
parola al primo che v’incontra – SCILLA, e a colui che vi risponderà – CARIDDI, domandate di me; io sarò tutto per voi... (I carbonari, pag.134).
Come avviene ne I carbonari, dove Corrado riceve alcuni
messaggi misteriosi da parte di una donna, così succede ne I tre
moschettieri. D’Artagnan infatti riceve il seguente biglietto:
1 - Cfr. C. Annoni, Introduzione a Verga, I carbonari della montagna, romanzo storico-Sulle lagune, racconto, Milano, Vita e Pensiero 1975, p.6: “Lo scrittore francese
appare anche favorevolmente legato al Risorgimento italiano e alla fase siciliana di
esso: infatti, in qualità di corrispondente di giornali parigini, segue dal suo panfilo
tutta la campagna garibaldina”.
2 - I passi qui riportati sono tratti dalla seguente pubblicazione: A. Dumas, I tre
moschettieri, traduzione di L. Bertini, (collana “I romanzi classici”), Edizioni
Accademia,Milano 1983.
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