LIBERAMENTELIBRANDO "I carbonari della montagna" di Giovanni Verga. | Page 14
scena, nel loro vario intrecciarsi. Da una parte si ha l’amore di
Corrado e Giustina (i protagonisti), tutto delirii e tormenti
cerebrali; dall’altra la perversa relazione tra Guiscard e Carolina
(contrapposizione all’amore casto e verginale e al Bene), la
quale a sua volta, come si scoprirà nel terzo libro,1 era stata
amata da Corrado e all’amore del giovane aveva risposto con la
perfidia e il tradimento.
Accanto a queste passioni fra gente di elevato rango sociale
si ha, infine, la narrazione di un amore tutto contadino e popolano, nella quale si può scorgere il Verga verista in embrione: il
sano e sincero sentimento di affetto non ricambiato – e tratteggiato con una certa vena umoristica – nutrito dal giovane
Angelo per la dolce e ingenua Rita, “la piccola pazza”, che invece si strugge di passione per il subdolo Guiscard (il quale, sotto
il falso nome di Luigi, l’aveva sedotta e poi era scomparso) fino
a cadere in un profondo stato di prostrazione psichica. Ma, per
tornare al problema dell’individuazione di quelle che potevano
essere le letture di