Min. Lavoro - Interpello n. 42/2012
Contributo addizionale dell’1,4% per rapporti
di lavoro subordinato non a tempo determinato
art. 2, comma 28, Legge n. 92/2012
La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, con interpello n. 42
del 21 dicembre 2012, ha risposto a un quesito di Federalberghi, in merito alla corretta interpretazione dell’art.
2, comma 28, L. n. 92/2012, afferente al contributo addizionale pari all’1,4 % della retribuzione imponibile ai fini previdenziali, applicabile ai contratti di lavoro subordinato non a tempo indeterminato.
In particolare, l’istante chiede precisazioni in ordine alle
esclusioni dall’applicazione del predetto contributo, previste dal citato articolo 2, comma 29 lett. b), con specifico riferimento alle attività di carattere stagionale svolte
da lavoratori assunti a termine.
La risposta in sintesi:
« ...In via preliminare occorre muovere dal dettato normativo in esame in virtù del quale “(…) ai rapporti di lavoro subordinato non a tempo indeterminato si applica
un contributo addizionale a carico del datore di lavoro,
pari all’1,4% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali”; tale contributo, tuttavia, non trova applicazione in alcune ipotesi tra le quali quella concernente i
“lavoratori assunti a termine per lo svolgimento delle
attività stagionali di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 7 ottobre 1963, n. 1525, nonché, per i periodi
contributivi maturati dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre
2015, di quelle definite dagli avvisi comuni e dai contratti collettivi nazionali stipulati entro il 31 dicembre
2011 dalle organizzazioni dei lavoratori e dei datori
di lavoro comparativamente più rappresentative (…)”
(art. 2, commi 28 e 29, lett. b, L. n. 92/2012)».
Da quanto sopra richiamato emerge dunque che le imprese che svolgono un’attività a carattere stagionale, così individuata da contratti collettivi o avvisi comuni formalizzati entro la fine del 2011 (ad es. CCNL Turismo 20
febbraio 2010), sono esonerate dal versamento del contributo in questione in relazione al personale a tempo determinato.
Ciò in forza di una previsione di favore pressoché analoga a quella di cui all’art. 5, comma 4 ter, D.Lgs. n.
368/2001, concernente il regime di riduzione degli intervalli tra due contratti a termine stipulati per le medesime attività.
Min. Lavoro - Interpelli n. 40/2012 e 38/2012
Successione contratti di somministrazione,
contratti a termine e lavoratori svantaggiati
agevolazioni contributive ex art. 8, comma 2, Legge n. 223/91
L’agevolazione contributiva per i lavoratori assunti dalle
liste di mobilità spetta anche se l’azienda avvia il rapporto mediante un’agenzia per il lavoro e il periodo di missione si cumula con ulteriori periodi di lavoro agevolati
avviati allo stesso fine direttamente dal datore di lavoro. Lo ha chiarito il Ministero del Lavoro con l’interpello n. 40/2012.
La questione riguarda la possibilità per un datore di lavoro di beneficiare dell’aliquota contributiva agevolata
pari al 10% (articolo 8, comma 2, Legge n. 223/1991),
laddove prima si avvale del lavoratore iscritto nelle liste
di mobilità mediante un contratto di somministrazione,
e successivamente (anche senza soluzione di continuità) assume direttamente lo stesso lavoratore con un
contratto a termine previsto dalla Legge n. 223/1991.
Il beneficio spett