La street art a Torino. 9 itinerari alla scoperta dell'arte urbana Versione per PDF_ITA | Page 24
Black Machine può essere infatti fruito anche attraverso
l’app Bepart.
Svoltando a sinistra su via Ormea, sulla parete della Clinica
Sedes Sapientiae, il murale Duel di Etn!k (anch’esso fruibile
tramite Bepart) rappresenta il conflitto tra la città e la
natura che si riprende i suoi spazi germogliando tra un
edificio e l’altro.
Ci spostiamo adesso su corso Massimo d’Azeglio. Al
numero 76 troviamo Figure col Sole, scultura di Franco
Garelli pensata come una fontana e realizzata con scarti
industriali ferrosi assemblati in modo da creare una nuvola e
un sole.
Deviando su via Petrarca raggiungiamo via Nizza 50 dove,
sulla facciata cieca di un palazzo, osserviamo il volto di un
uomo realizzato con lo scalpello del portoghese Vhils. È un
uomo qualunque, fotografato dallo stesso autore durante
uno dei suoi viaggi.
Percorrendo via Argentero arriviamo in via Lugaro. Nel
parcheggio de La Stampa possiamo scorgere un murale
imponente dal titolo AbitHoudini, realizzato da Agostino
Iacurci, artista pugliese che lavorando sui concetti di realtà
e illusione ha voluto proporre alcune scene di vita
quotidiana di un prestigiatore: scorci di interni ed esterni
della casa di una persona che nella vita costruisce illusioni
fino ad assuefarsi ai trucchi e portarli nella propria esistenza
con totale indifferenza.
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