la stella verde climate fiction - guerre del cambiamento climatico | Page 29
Sarebbe rischioso dispiegare degli IRBM su gomma in Africa per
difendere i nostri protettorati ed interdire l’oceano Indiano. Solo gli
USA hanno dispiegato armi nucleari fuori dai loro confini, durante la
guerra fredda. E’ mia opinione che gli USA non accetterebbero mai,
che altri replichino la loro strategia, specie in un contesto
mult ipolare, in cui la crescente compet itività per risorse scarse, i
pesanti effetti del climate change, la sovrapopolazione, guerre
finanziarie, migraz ioni di popoli con problemi politici, sarebbero già
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in atto. Il rischio di un pre-emptive attack americano sarebbe reale,
facendo detonare la WWIII a seconda restrizione, in una modalità
che a noi non è favorevole. Inoltre, i nostri lanciatori su gomma
sarebbero comunque esposti a degli attacchi di terra in Africa, a
meno di non costruire solide condizioni politiche nei nostri
protettorati. Di quì la necessità ancora più stringente, del mio
memorandum la Stella Verde.
Ma soprattutto è il palese dispiegamento di tali armi strategiche,
allarmerebbe sia i petrolarabi quanto la NATO. Ecco perché alla
marina militare gengiskana serve il progetto del “Mao class
destroyer”.
I sottomarini atomici, hanno vani per il lancio di SLBM i quali
usano gli stessi lanciatori per i veico li MKV composti da cluster di
armi alquanto simili ai missili ASAT. Ora è evidente a tutti che per
dispiegare il celeste mantello che lavori con la difesa integrata Anti
Ballistic Missiles, dobbiamo celare le nostre piattaforme di lancio nel
Mar Polare. Solo i sottomarini atomici possono assolvere a questo
compito, restando occultati sott’acqua in modo indefinito, avendo la
scorta ravvicinata di qualche Akula ed almeno un paio di cinture di
difesa dei nostri subs da attacco Type041 dotati di s iluri a
supercavitazione. I subs Type041 sono una versione gengiskana
migliorata del progetto russo Kilo, quindi a noi serve solo il porto