ARTE, CULTURA, SPETTACOLO
I fansubber italiani:
i traduttori amatoriali appassionati di serie televisive americane e britanniche
Il doppiaggio è sempre stato l’opzione più popolare per tradurre serie televisive straniere in Italia. Quando la maggior parte della televisione di qualità viene dagli Stati Uniti ed è in lingua diversa, il doppiaggio rappresenta, per lo spettatore, un modo per guardare la TV senza troppo sforzo. Tuttavia, con il graduale sviluppo di Internet come spazio per la visione e la successiva discussione delle nostre serie preferite, il doppiaggio è diventato un processo semplicemente troppo lento per chi vuole guardare un programma il giorno dopo la sua distribuzione originale. Questo ritardo, assieme al parere secondo cui con il doppiaggio si perde qualche in termini di qualità culturale dell’originale, è il motivo per cui il fansubbing è diventato un fenomeno internazionale. La crescita del fansubbing riflette le abitudini mutevoli dello spettatore italiano e anche dei distributori ufficiali di canali televisivi stranieri in Italia, un paese dove il doppiaggio è amato e i doppiatori sono riveriti.
La parola fansub (dalle parole inglesi fan e subtitle) si riferisce ai sottotitoli creati da appassionati o delle serie televisive o dell’arte di traduzione, esclusivamente come hobby, cioè senza scopo di lucro. Questi fansub non sono sottotitoli ufficiali; sono creati veramente dai fan, per i fan. I due siti web principali di fansubbing che hanno dato vita al fenomeno sono: ItaSA (fondato nel 2005, ora conosciuto come Italiansubs) e Subsfactory (nato nel 2006).
Il loro scopo era doppio: volevano fornire un servizio gratuito, che al contempo offrisse una rapida alternativa di buona qualità al doppiaggio. Tuttavia oggi, con l’arrivo di servizi come Netflix e Amazon, sono spesso disponibili serie televisive in contemporanea con gli Stati Uniti, e già doppiate o tradotte con i sottotitoli, dando quindi allo spettatore la possibilità di scegliere. Con questi progressi nel campo delle traduzioni “ufficiali”, sembra strano che siti web come Italiansubs e Subsfactory siano ancora così vivi e utilizzati. Sembra che ci siano due ragioni principali: un amore per le serie televisive straniere e una passione per le lingue.
La descrizione del blog di Italiansubs dice: “il blog per chi non sa aspettare.” Ed era con quest’atteggiamento che i primi fansubber hanno deciso di non aspettare e di creare loro stessi i sottotitoli per le serie che amavano. Però in questi giorni non basta guardare un programma, bisogna anche discuterlo, e per questo motivo tutti i siti web principali di fansubbing hanno il proprio blog e il forum per discutere nuove serie e nuove puntate. Per gli italiani che usano i sottotitoli forniti da questi siti, cioè italiani che non parlano inglese e non riescono a partecipare a discussioni online in inglese, quindi, più che fornire sottotitoli, siti web come Italiansubs e Subsfactory offrono uno spazio di discussione. I fansubber italiani hanno trasformato un servizio in comunità, anche traducendo articoli e interviste per i loro utenti.