LA CIVETTA May 2016 | Page 28

opinioni

Vedere le parole “italiano” e “razzismo” assieme fino a poco tempo fa mi faceva venire in mente solo una cosa: Berlusconi che si riferisce a Barack Obama come “abbronzato”, con la convinzione che fosse accettabile farlo. Ma Berlusconi è quella persona maleducata e odiosa tutti noi conosciamo, quello che nessuno prende sul serio perché tutto quello che dice ha il solo scopo di attirare l'attenzione.

Berlusconi ha detto qualcosa di razzista e profondamente offensivo? Beh, è semplicemente Berlusconi. Questa volta ha detto qualcosa di incredibilmente sessista? Beh, cosa vi aspettate? È Berlusconi.

Ma questo è il 2016, e questo non è Berlusconi. Si tratta di persone comuni, di semplici cittadini italiani che negli anni successivi alla Primavera Araba hanno dimostrato una regressione terrificante verso una ideologia di pregiudizio razziale e di intolleranza. Questo è stato reso possibile dalla rinascita dei partiti dell'estrema destra - come per esempio la Lega Nord, che <<è affondata al minimo storico del 4 per cento nelle elezioni 2013>>, ma nel febbraio di quest'anno vantava <<16-17 per cento nei sondaggi a livello nazionale>>.

L'Italia è uno dei principali portali verso l'Europa per i rifugiati che sperano di iniziare una nuova vita tranquilla e lontano dagli orrori della guerra. Sfortunatamente, quelli che sopravvivono a questo viaggio pericoloso sono troppo spesso trattati come criminali al loro arrivo - sono costretti ad indossare etichette e, secondo quanto riportato da alcune fonti, vengono prese le loro impronte digitali. Certo, queste sono le regole che sono state imposte ai governi di tutta Europa per affrontare il crescente numero di persone che arrivano dall'estero.

Ciò che non è stato imposto al popolo italiano, tuttavia, è il maltrattamento nei confronti dei rifugiati una volta che sono accolti in Italia. C’è stata una serie di proteste di estrema destra nel nord contro l'accoglienza dei rifugiati, con minacce di morte e propaganda xenofoba nelle strade. Un incidente che ha coinvolto i membri del gruppo di estrema destra CasaPound lo scorso luglio ha visto i manifestanti lanciare pietre e bottiglie d'acqua all’autobus che trasportava i profughi; gli stessi manifestanti hanno tentato di bloccare la strada per il bus appiccando incendi, cosa che ha portato a violenti scontri con la polizia antisommossa. Comunque non sono solo gruppi di estrema destra che sono coinvolti - è sufficiente parlare con gli imprenditori e gli abitanti nelle zone in cui i rifugiati sono stati collocati per ottenere un senso di quanto il popolo italiano sia diffidente nei loro confronti.

Ogni giorno si spargono voci su profughi stupratori e terroristi, assassini e barbari. Ogni giorno la gente parla di come non sono rifugiati veri e propri, e che poiché hanno i telefoni cellulari, vestiti e scarpe ai piedi in realtà non stanno fuggendo da zone di guerra, ma sono lì solo per “sfruttare” la grande quantità di lavori disponibili e la fiorente economia italiana. Luca Zaia, il governatore del Veneto ha affermato che due su tre <<dei rifugiati erano migranti economici>>, che approfittano di una crisi umanitaria al fine di ottenere l'accesso all’ Europa facendola franca. Ma chiedo - che tipo di genitori metterebbero i loro figli su barche non sicure per attraversare acque infide dove tanti hanno perso la vita in circostanze devastanti? Perché i medici o professori dovrebbero lasciare i loro paesi e le vite che hanno costruito per venire in Europa, dove il loro futuro è incerto e le condizioni per loro sono tetre?

È incredibilmente preoccupante, ed è terribilmente triste. Fin dove si è spinto il razzismo, ormai non più proprio solamente di belligeranti e “berlusconiani”, ma caratteristica quotidiana della società italiana? È probabilmente sempre stato lì, in agguato sotto la superficie, aspettando l'opportunità di riemergere. È difficile capire in questi

giorni se sia stata la crisi dei rifugiati a creare l'ondata di xenofobia e pregiudizio razziale che sta sommergendo i paesi europei a sinistra a destra e al centro, o se abbia semplicemente agito come catalizzatore. In entrambi i casi, è qui ed è travolgente, e minaccia di affogare tutti noi.

I sommersi e i salvati del ventunEsimo secolo

katherine Awit