Questo è il punto: dobbiamo salvaguardare la bellezza di Venezia, ma chi ha il potere per farlo? Ci troviamo a lottare contro l’Autorità portuale, lo Stato e le aziende di turismo straniere, tutti concentrati sui benefici economici dell’industria delle crociere. Il comitato “No Grandi Navi” sostiene che “negli anni l’Autorità portuale ha cercato di rassicurare la gente con una serie di studi auto-assolutori che hanno tutti il difetto di essere di parte. Analizzandoli con attenzione, gli studi sono parziali, carenti e superficiali.” Se non ci sono gli studi adeguati, come si può risolvere la situazione?
Il porto crede che lo scavo del canale Contorta S.Angelo sarebbe l’unica soluzione che eliminerebbe il traffico di San Marco e manterrebbe le crociere a Venezia. Però la prima stesura del progetto ha ricevuto parere negativo da parte della commissione nazionale sull’impatto ambientale. Un’ ulteriore devastazione della laguna non può essere l’unica soluzione.
Esistono altre proposte, un veneziano m’ha spiegato che: “Le soluzioni prese in considerazione dal governo italiano sono quattro, tra le quali quella che prevede lo scavo del canale Contorta, una che considera l’uso di porto Marghera e altre due con sistemazioni delle navi off-shore.”
OPINIONI
frankie sidky