LA CIVETTA December 2014 | Page 77

Questo è il punto: dobbiamo salvaguardare la bellezza di Venezia, ma chi ha il potere per farlo? Ci troviamo a lottare contro l’Autorità portuale, lo Stato e le aziende di turismo straniere, tutti concentrati sui benefici economici dell’industria delle crociere. Il comitato “No Grandi Navi” sostiene che “negli anni l’Autorità portuale ha cercato di rassicurare la gente con una serie di studi auto-assolutori che hanno tutti il difetto di essere di parte. Analizzandoli con attenzione, gli studi sono parziali, carenti e superficiali.” Se non ci sono gli studi adeguati, come si può risolvere la situazione?

Il porto crede che lo scavo del canale Contorta S.Angelo sarebbe l’unica soluzione che eliminerebbe il traffico di San Marco e manterrebbe le crociere a Venezia. Però la prima stesura del progetto ha ricevuto parere negativo da parte della commissione nazionale sull’impatto ambientale. Un’ ulteriore devastazione della laguna non può essere l’unica soluzione.

Esistono altre proposte, un veneziano m’ha spiegato che: “Le soluzioni prese in considerazione dal governo italiano sono quattro, tra le quali quella che prevede lo scavo del canale Contorta, una che considera l’uso di porto Marghera e altre due con sistemazioni delle navi off-shore.”

Personalmente non mi sento di proporre una soluzione definitiva a questo grande problema, sia perché non sono così presuntuosa dato che non ho le competenze tecniche necessarie per commentare o addirittura creare progetti di tale portata, sia perché è difficile decidere tra conservazione dell’ambiente e sviluppo dell’attività portuale. Da amante della laguna e delle sue infinite meraviglie posso solo fare un appello alla coscienza delle persone e un augurio di consapevolezza e raziocinio nel decidere. Decidere soluzioni importanti che potrebbero, nel peggiore dei casi, sconvolgere questo piccolo paradiso che è la laguna di Venezia.

OPINIONI

frankie sidky