L' Artigianato Ottobre 2015 | Page 17

associazione  anap Il 95% della popolazione ha almeno una malattia Secondo un’analisi del Global Burden of Disease Study, che ha esaminato l’incidenza di 301 malattie croniche e acute in 188 paesi dal 1990 al 2013, solo meno di una persona su 20 in tutto il mondo (4,3%) risultava non aver avuto problemi di salute nel 2013. È quanto emerge da un’analisi approfondita del Global Burden of Disease Study, che ha esaminato l’incidenza di 301 malattie croniche e acute in 188 Paesi dal 1990 al 2013. In pratica solo meno di una persona su 20 in tutto il mondo (4,3%) risultava non aver avuto problemi di salute nel 2013. Mentre un terzo della popolazione mondiale, ovvero 2,3 miliardi di persone, è costretto a convivere con più di 5 disturbi. Ma non ci avevano raccontato che campavamo più a lungo e che avevamo sconfitto un sacco di malattie orribili? La verità è che è aumentata la durata di vita, ma alcuni degli anni guadagnati sono funestati da una salute meno che buona. La ricerca mostra infatti che in tutto il mondo la quantità di anni di vita in buona salute persi è passata da circa un quinto (21%) nel 1990 a quasi un terzo (31%) nel 2013. Poiché la popolazione mondiale cresce, e la percentuale di persone anziane aumenta, il numero di persone che vivono in salute non ottimale è destinato a salire rapidamente nei prossimi decenni, avvertono gli autori. Mal di schiena e depressione I principali acciacchi e i disturbi che funestano la nostra salute negli ultimi 23 anni sono rimasti sostanzialmente gli stessi. Lombalgia, depressione, anemia, dolore al collo e perdita di udito legata all’età hanno portato alla più grande perdita complessiva di salute in tutto il mondo (misurata in termini di anni vissuti con disabilità, cioè il tempo trascorso in condizioni di salute meno che ottimali), sia nel 1990 sia nel 2013. Nell’anno più recente tra quelli presi in esame, i disturbi muscolo-scheletrici (mal di schiena, dolore al collo e artrite), i disturbi da abuso di sostanze e i disturbi mentali (depressione, ansia, droga e alcol) hanno rappresentato quasi la metà di tutti i problemi di salute a livello globale. Gli autori sottolineano che focalizzando l’attenzione solo sul calo della mortalità si rischia di trascurare il fatto che globalmente la disabilità stenta a calare altrettanto rapidamente. Mentre l’aumento dei tassi di diabete è stato notevole (+ 43% nel corso degli ultimi 23 anni), il tasso di mortalità per diabete è aumentato solo del 9%. «Il fatto che la mortalità stia diminuendo più velocemente rispetto alla prevalenza delle malattie e degli infortuni non fatali è un’ulteriore prova della necessità di prestare attenzione alla perdita di salute che deriva da queste cause di disabilità», La posizione dell’Anap sul Piano Nazionale di Riforme riportata da Age Platform alla Commissione Ue Il documento di valutazione di Anap del Piano Nazionale di Riforme predisposto dal Governo italiano, già pubblicato sul nostro sito, è stato accolto e ritenuto valido da Age Platform, la piattaforma europea per le persone anziane che ha il compito di dialogare con le Istituzioni comunitarie attraverso un quadro di raccomandazioni utili a modificare l’Agenda Ue tenendo conto dei diritti delle persone anziane. Il documento inviato con una lettera indirizzata al presidente della Commissione Europea Juncker e a tutti i commissari perché tengano conto dei risultati e delle raccomandazioni specifiche, Paese per Paese, espresse a favore degli anziani, è suddiviso in tre parti: la prima contiene una panoramica dei