associazione
anap
Il 95% della popolazione
ha almeno una malattia
Secondo un’analisi del Global
Burden of Disease Study, che
ha esaminato l’incidenza di 301
malattie croniche e acute in 188
paesi dal 1990 al 2013, solo meno
di una persona su 20 in tutto
il mondo (4,3%) risultava non aver
avuto problemi di salute nel 2013.
È
quanto emerge da un’analisi approfondita
del Global Burden of Disease Study, che ha esaminato l’incidenza di 301 malattie croniche
e acute in 188 Paesi dal 1990 al 2013. In pratica solo
meno di una persona su 20 in tutto il mondo (4,3%)
risultava non aver avuto problemi di salute nel 2013.
Mentre un terzo della popolazione mondiale, ovvero 2,3 miliardi di persone, è costretto a convivere
con più di 5 disturbi.
Ma non ci avevano raccontato che campavamo
più a lungo e che avevamo sconfitto un sacco di malattie orribili? La verità è che è aumentata la durata
di vita, ma alcuni degli anni guadagnati sono funestati da una salute meno che buona.
La ricerca mostra infatti che in tutto il mondo la
quantità di anni di vita in buona salute persi è passata da circa un quinto (21%) nel 1990 a quasi un terzo (31%) nel 2013. Poiché la popolazione mondiale
cresce, e la percentuale di persone anziane aumenta,
il numero di persone che vivono in salute non ottimale è destinato a salire rapidamente nei prossimi decenni, avvertono gli autori.
Mal di schiena e depressione
I principali acciacchi e i disturbi che funestano la
nostra salute negli ultimi 23 anni sono rimasti sostanzialmente gli stessi. Lombalgia, depressione, anemia, dolore al collo e perdita di udito legata all’età
hanno portato alla più grande perdita complessiva di
salute in tutto il mondo (misurata in termini di anni
vissuti con disabilità, cioè il tempo trascorso in condizioni di salute meno che ottimali), sia nel 1990 sia
nel 2013. Nell’anno più recente tra quelli presi in esame, i disturbi muscolo-scheletrici (mal di schiena,
dolore al collo e artrite), i disturbi da abuso di sostanze e i disturbi mentali (depressione, ansia, droga e
alcol) hanno rappresentato quasi la metà di tutti i
problemi di salute a livello globale.
Gli autori sottolineano che focalizzando l’attenzione solo sul calo della mortalità si rischia di trascurare il fatto che globalmente la disabilità stenta a calare altrettanto rapidamente. Mentre l’aumento dei
tassi di diabete è stato notevole (+ 43% nel corso degli
ultimi 23 anni), il tasso di mortalità per diabete è aumentato solo del 9%. «Il fatto che la mortalità stia diminuendo più velocemente rispetto alla prevalenza
delle malattie e degli infortuni non fatali è un’ulteriore prova della necessità di prestare attenzione alla perdita di salute che deriva da queste cause di disabilità»,
La posizione dell’Anap
sul Piano Nazionale di Riforme
riportata da Age Platform
alla Commissione Ue
Il documento di valutazione di Anap del Piano
Nazionale di Riforme predisposto dal Governo italiano,
già pubblicato sul nostro sito, è stato accolto e ritenuto
valido da Age Platform, la piattaforma europea per
le persone anziane che ha il compito di dialogare
con le Istituzioni comunitarie attraverso un quadro
di raccomandazioni utili a modificare l’Agenda Ue
tenendo conto dei diritti delle persone anziane.
Il documento inviato con una lettera indirizzata
al presidente della Commissione Europea Juncker
e a tutti i commissari perché tengano conto dei
risultati e delle raccomandazioni specifiche, Paese per
Paese, espresse a favore degli anziani, è suddiviso
in tre parti: la prima contiene una panoramica dei