associazione
ad operazioni in essere e a rischi autoliquidanti e a
revoca. I tassi di interesse applicati alle piccole imprese sono superiori di 272 punti base rispetto a quelli
applicati alle aziende medio-grandi.
La classifica regionale del costo del denaro per le
imprese vede punte record in Calabria (tasso medio di interesse all’8,89%), seguita da Sicilia (7,89%)
e Molise (7,68%). Al lato opposto della classifica il
Piemonte, con tassi medi di interesse del 4,53%, seguito da Trentino-Alto Adige (4,80%) e Lombardia
(5,08%). Il costo del credito per un’impresa calabrese
è superiore di 336 punti base rispetto a quello medio
nazionale (5,53%) e superiore di 436 punti rispetto al
tasso minimo rilevato in Piemonte.
A livello provinciale “maglia nera” per il denaro più costoso a Carbonia-Iglesias (9,83%), seguita da Enna (9,50%), Reggio Calabria (9,20%), Cosenza (9,03%), Crotone (9,00%). I tassi di interesse più
bassi d’Italia si registrano a Biella (3,24%), seguita da
Alessandria (4,32%), Cuneo (4,32%), Provincia Autonoma di Bolzano (4,49%), Torino (4,60%). Il costo
del denaro per un’impresa della provincia di Carbonia-Iglesias è quasi doppio (430 punti base in più) di
quello medio nazionale e triplo (659 punti base in
più) rispetto al tasso minimo rilevato a Biella.
confartigianato
Secondo il rapporto di Confartigianato sono colpite dal razionamento del credito anche le imprese
artigiane: a marzo 2015 lo stock di finanziamenti è
diminuito del 5%, pari a 2,4 miliardi in meno
nell’ultimo anno.
Il calo dei prestiti all’artigianato prosegue da due
anni e a marzo 2015 si osserva un’accelerazione del
fenomeno rispetto al -3,8% di dicembre 2014 e al
-3,5% di un anno prima.
«Le dichiarazioni di ottimismo delle banche italiane – sottolinea Giorgio Merletti, Presidente di
Confartigianato – si scontrano con la realtà vissuta
dagli imprenditori. Noi, il rilancio dei prestiti alle imprese non lo vediamo ancora: del resto, 106 miliardi
in meno di finanziamenti negli ultimi 4 anni la dicono lunga su quanto c’è da recuperare. Soprattutto per
gli artigiani e le piccole imprese il denaro rimane più
scarso e più costoso rispetto a quello erogato alle
aziende medio-grandi e in confronto a quanto avviene nella media europea. Un presupposto fondamentale per la ripresa consiste nella fiducia che le banche
accordano ai progetti di investimento degli imprenditori. Resta vera la battuta che “se il successo di Bill
Gates fosse dipeso dalla valutazione del nostro sistema
bancario, forse sarebbe ancora nel garage nel quale iniziò
la sua attività da artigiano!”».
Anno LXVI N. 10 Ottobre 2015