associazione
camera di commercio di trento
INDAGINE EXCELSIOR
Le previsioni occupazionali
per il 2015
Un’indagine di Unioncamere in collaborazione con gli Enti Camerali e il
Ministero del lavoro e delle politiche sociali. I dati sulla situazione in
Trentino pubblicati dall’Ufficio Studi e Ricerche della Camera di Commercio
di Trento.
di Stefano Frigo
È
stata ultimata la pubblicazione dell’indagine
Excelsior, la ricerca che ogni anno Unioncamere realizza con la collaborazione delle singole Camere di Commercio e con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Si tratta di un lavoro
dettagliato che raccoglie, per aree distinte, il fabbisogno delle imprese in termini di risorse umane e i movimenti occupazionali previsti per il 2015.
In Trentino, le imprese che prevedono di effettuare assunzioni sono quest’anno il 22,3%, un valore sostanzialmente stabile rispetto al dato dello scorso
anno (22,2%) ma inferiore rispetto a quelli rilevati dal
2007 al 2011, che si erano sempre collocati al di sopra
del 30%.
La presente fase congiunturale, pur evidenziando
timidi segnali positivi sul piano dei risultati economici, non sembra, quindi, ancora in grado di incidere in
maniera significativa sul numero di imprese che intendono acquisire nuovi dipendenti. Anche nell’anno in corso la quota di imprese che manifesta l’intenzione di effettuare assunzioni appare più elevata in
Trentino rispetto al Nord-Est e alla media nazionale,
intenzione determinata però dalla più elevata incidenza in loco di attività a carattere stagionale.
La motivazione prevalente addotta dalle imprese
per assumere è l’esigenza di manodopera per la sostituzione di dipendenti indisponibili (32,1%), a cui segue la necessità di incrementare l’organico a causa
della domanda in crescita o in ripresa (27,5%). Quest’ultimo dato rappresenta un elemento senza dubbio
positivo, se raffrontato con la percentuale dello scorso
anno, che era decisamente inferiore (21%).
Passando ad analizzare i movimenti occupazionali previsti dalle imprese per il 2015, si registra che
anche nel 2015 il saldo previsto risulta negativo e pari
a -1.480 unità. Questo dato è però in miglioramento
rispetto al saldo del 2014 (-2.200), che a sua volta era
risultato migliore rispetto al dato negativo del 2013,
il peggiore da quando è stata avviata l’indagine Excelsior. Il trend che si rileva è quindi quello di un costante, lieve miglioramento negli ultimi due anni della si-
12 l’Artigianato
Anno LXVI N. 10 Ottobre 2015
tuazione del mercato del lavoro, pur in presenza però
di un numero di entrate costantemente inferiore rispetto alle uscite.
Considerando le assunzioni in base al tipo di
contratto che si intende stipulare, il tempo determinato appare assolutamente predominante. Prospettive di lavoro con maggiore stabilità, cioè a tempo indeterminato, riguardano il 13,8% delle assunzioni in
aumento rispetto all’11,6% del 2014, quale probabile
effetto determinato dalle misure varate dal Governo
nel cosiddetto Jobs Act.
Per quanto riguarda le assunzioni per grandi
gruppi professionali, secondo una classificazione di
merito, al livello più elevato troviamo 640 assunzioni,
pari all’11,5% rispetto al totale, che riguardano le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione, un dato questo che si mantiene costante
rispetto all’anno precedente, ma superiore rispetto ai
valori rilevati negli ultimi anni e indicativo dell’esigenza espressa dalle imprese di dotarsi di figure a elevata qualificazione. Seguono 510 assunzioni, pari al
9,2%, che riguardano le professioni tecniche. Al livello intermedio sono previste 610 assunzioni di impiegati (10,9%) e 1.100 (19,8%) riguardanti le professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi
(tra cui 460 addetti alle vendite). Seguono 850 artigiani e operai specializzati (15,2%) e 610 conduttori di
impianti e operai semiqualificati addetti a macchinari
fissi e mobili (11,0%), tra cui 260 conduttori di veicoli
a motore e infine 1.240 assunzioni (22,3%) inerenti
alle professioni non qualificate, tra cui 1.100 per servizi di pulizia.
In valori assoluti, le ultime due classi elencate evidenziano un sensibile aumento rispetto all’anno precedente.
Le professioni di più difficile reperimento sono
quelle intellettuali, scientifiche di elevata specializzazione (33,6%), in particolare gli specialisti in scienze
matematiche, informatiche, chimiche e fisiche e gli
ingegneri e professioni assimilate. Non mancano però
professioni meno qualificate in cui è marcata la diffi-