dall’associazione
servizi pubblici
e bilanci familiari
In cinque anni i prezzi dei servizi pubblici
locali aumentano del 20,3% e in otto
regioni le perdite superano gli utili.
I
l sistema delle partecipate locali è oggetto di un riordino nella legge delega
di riforma delle Amministrazioni pubbliche (L. 124/2015), con l’obiettivo di
semplificare il sistema e di tutelare e stimolare la concorrenza.
Negli ultimi anni i prezzi dei servizi
pubblici locali hanno messo sotto pressione i bilanci familiari: tra novembre 2010
e novembre 2015 – si tratta dei cinque anni
in cui viene introdotto e progressivamente
applicato il federalismo fiscale – l’aumento
dei prezzi dei Servizi a regolamentazione
locale è stato del 20,3%, pari a 13,5 punti percentuali in più rispetto al 6,8% registrato per l’indice generale dei prezzi al
Negli ultimi anni i prezzi
dei servizi pubblici locali
hanno messo sotto pressione
i bilanci familiari: tra
novembre 2010 e novembre
2015 l’aumento dei prezzi dei
Servizi a regolamentazione
locale è stato del 20,3%.
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L’ARTIGIANATO / ANNO LXVII / n. 3 / marzo 2016
consumo; anche la dinamica dei Servizi a
regolamentazione nazionale è più contenuta e pari al +7,3%. In parallelo si osserva
che in cinque anni (tra I-III trim. 2015 e
I-III trim. 2010) il potere di acquisto delle
famiglie consumatrici si è ridotto del 5,6%
e nello stesso arco di tempo il Pil pro capite è sceso dello 5,3%.
L’elaborazione dei dati raccolti dalla
Corte dei Conti – relativa a 4.935 organismi partecipati da enti territoriali – evidenzia che solo una partecipata su tre
(1.763 pari al 35,7% del totale) opera nei
servizi pubblici locali pur rappresentando il 71,4% del valore della produzione,
mentre due su tre (3.172, pari al 64,3%,
per il 28,6% del valore della produzione)
svolgono attività diverse definite come
“strumentali”.
Le partecipate pubbliche operano frequentemente al riparo dai meccanismi
concorrenziali, con una prevalenza di affidamenti senza gare (il 98,3% del totale