dall’associazione
dei rapporti tra enti e organismi), che risultano dalla somma degli affidamenti diretti in house a capitale pubblico totalitario (il 12,3% del totale), dagli affidamenti
diretti a società miste in base a normativa
antecedente (27,3%) e da altre fattispecie
non riferibili a forme di affidamento con
gara (58,7%). All’opposto i servizi affidati
con gara rappresentano solo l’1,7% del
totale, di cui l’1,4% sono affidati con gara
a doppio oggetto a società mista e lo 0,3%
con gara a impresa terza.
Gli organismi partecipati osservati registrano a fine del 2013 utili, al netto delle
imposte, per 3.665 milioni di euro e perdite per 1.350 milioni, con un corrispondente saldo positivo pari a 2.315 milioni,
con un rapporto di 37 euro di perdite ogni
100 euro di utile che, per i soggetti a controllo interamente pubblico, sale a 55
euro di perdite ogni 100 euro di utile.
Va evidenziato che otto regioni registrano perdite d’esercizio superiori agli
utili netti e nel dettaglio si tratta di Sicilia,
Molise, Abruzzo, Campania, Lazio, Umbria, Calabria e Friuli-Venezia Giulia.
Per le partecipate pubbliche si osserva
un saldo medio utili-perdite in rapporto al valore della produzione del 3,5%, la
performance peggiora per le partecipate
pubbliche al 100% in