dall’associazione
copyright, al via gli incentivi
per proteggere i marchi di fabbrica
made in Italy in tutto il mondo
Anche per gli artigiani e le piccole imprese registrare il marchio dei prodotti
è fondamentale per difendersi da abusi e contraffazioni ed espandere l’attività
sui mercati mondiali. Ora si possono recuperare i costi della registrazione grazie
agli incentivi messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Infatti, dal primo febbraio è partito il bando “Marchi +2”, che offre agevolazioni
per favorire la registrazione dei marchi in Europa e in tutto il mondo.
Dal 2 marzo, inoltre, debutta un’altra misura del Ministero, il bando “Disegni +3”:
si potranno presentare domande di agevolazione per vendere a livello internazionale
disegni e modelli industriali registrati e per realizzare prodotti correlati a un disegno
e a un modello registrato.
Paesi produttori emergenti produttori
di petrolio pesano per il 15,1% dell’export
di MPI e i 19 Paesi emergenti fornitori
dell’Italia il 7,7%.
I territori
In otto province l’incidenza dell’export dei
settori a maggior concentrazione di MPI
supera il 50% delle esportazioni manifatturiere: Fermo con l’87,7%, Prato con l’86,7%,
Biella con l’81,2%, Belluno con il 79,7%, Salerno con il 66,2%, Firenze con il 55,4%,
Como con il 53,5% e Treviso con il 50,7%.
Nei primi nove mesi del 2015 tra le cinque principali regioni si rileva una dinamica dell’export di MPI superiore alla media (+3,8%) per il Piemonte con l’11,3%
(+788 milioni di euro) e il Veneto con il 5,0%
(+881 milioni); seguono l’Emilia-Romagna
con il 3,5% (+368 milioni), la Toscana con il
3,5% (+359 milioni) e la Lombardia con lo
0,9% (+192 milioni). Tra le 37 principali province – con una quota superiore o uguale
all’1% dell’export di MPI – 28 segnano una
crescita e 18 crescono più della media
(+3,8%): n