L' Artigianato Marzo 2014 | Page 6

primo piano confartigianato Demografia delle imprese artigiane nel 2013 e tra due recessioni: 2009-2013 Per l’artigianato effetti più marcati della sequenza di due recessioni: in sei anni (2007-2013) il valore aggiunto dell’economia con la composizione dell’occupazione delle imprese artigiane scende del 15,4%, ritmo quasi doppio del -7,8% per totale economia. Nella fase di ripresa l’artigianato performa di 1,1 punti in più del totale economia. di Ufficio Stampa Confartigianato N el 2013 hanno chiuso 120.746 imprese artigiane e hanno aperto 92.853, con un saldo negativo di 27.893 imprese, pari a un tasso di crescita del -1,94%. Nel lungo periodo, nei cinque anni tra il 2009 e il 2013, hanno chiuso 591.411 imprese artigiane, hanno aperto 515.903 imprese, con un saldo negativo di 75.508 unità, pari a un tasso di crescita del -5,05%. Tutti gli anni in esame hanno mostrato saldi negativi, ma il 2013 presenta il picco negativo del saldo e del tasso di crescita; nello scorso anno si è concentrato oltre un terzo (36,9%) del saldo negativo cumulato nel quinquennio 2009-2013. Nel 2013 il settore con la flessione più accentuata è quello delle Costruzioni che registra un tasso di crescita del -3,04%. Marcata anche la flessione delle imprese artigiane nel Manifatturiero, settore che segna una diminuzione del 2,21%. Segnali di maggiore tenuta delle imprese artigiane dei Servizi che segnano un calo attorno al mezzo punto percentuale (-0,58%). Nel 2013 la selezione delle imprese del 2013 è data da un aumento di 0,13 punti del tasso di cessazione che arriva all’8,39% e da un calo ben più sensibile del tasso di iscrizione che crolla di 0,42 punti arrivando a 6,45%, con un gap di 1,94 punti percentuali, il valore massimo osservato dal 2009. In particolare va osservato che il tasso di iscrizione è in calo da quattro anni consecutivi; rispetto all’anno della Grande recessione il tasso di cessazione è superiore di soli 0,06 punti mentre il tasso di iscrizione cade di 0,80 punti, evidenziando come l’accentuazione della selezione dell’artigianato nella seconda fase recessiva è maggiormente spiegata dalle maggiori difficoltà di ingresso di nuove imprese che da un incremento nelle uscite dal mercato delle imprese esistenti: le prospettive di domanda e i costi di start-up di impresa riducono le prospettive di redditività e allontanano il break even point degli investimenti in nuove imprese. In particolare si osserva che il processo di selezione imprenditoriale in corso si addensa in modo particolare sulle imprese artigiane: nel 2013 il tasso di sviluppo delle imprese totali è positivo per lo 0,21%, a fronte del calo dell’1,94% delle imprese artigiane. La sequenza di due recessioni, tra il III trimestre Saldo delle imprese