L' Artigianato Maggio 2015 | Page 6

primo piano cooperativa artigiana di garanzia LA SVOLTA DEI CONFIDI Gli artigiani chiedono responsabilità e prudenza L’ente di garanzia sull’ipotesi di fusione: «Siamo pronti, ma pretendiamo garanzie». La risposta di Bertolini e De Laurentis alle pressioni della Provincia. R esponsabilità e prudenza. Sono i capisaldi con cui gli artigiani affronteranno i nodi che la Cooperativa di Garanzia dovrà sciogliere in queste settimane e mesi. Con questa indicazione si è conclusa il 30 aprile l’assemblea per l’approvazione del bilancio. «Nonostante la crisi, un bilancio solido» ha rimarcato il Presidente Giuseppe Bertolini. Il primo nodo riguarda la costituzione di un confidi provinciale unico per tutte le imprese. «Una prospettiva non più rinviabile. La riforma nazionale ipotizza requisiti finanziari minimi maggiori di quelli dei tre confidi provinciali, singolarmente presi. Se vogliamo salvaguardare i servizi – penso ai piccoli prestiti e ai mutui diretti che possiamo erogare perché iscritti all’elenco ex 107 – dobbiamo unirci e crescere» ha spiegato il Presidente. Il secondo nodo riguarda la sollecitazione, urgente e pressante, affinché l’ente degli artigiani incorpori al più presto Confidimpresa che garantisce il credito alle imprese industriali e del terziario, oggi in difficoltà. È la richiesta implicita di Banca d’Italia dopo l’ispezione che ha messo in luce le sue criticità; è la sollecitazione esplicita della Provincia che, con notevoli risorse pubbliche, ha sostenuto e sostiene le attività dei tre enti divenuti strumenti per realizzare le sue politiche economiche. Due prospettive complesse, per affrontare le quali alla responsabilità va accompagnata la prudenza. «Perché non ci si può chiedere semplicemente di fare i salvatori del sistema. Abbiamo il diritto e il dovere di esigere solide garanzie, anzitutto per i nostri soci. Le risorse, ancor più quelle pubbliche, vanno gestite con attenzione e rigore, così come la Cooperativa Artigiana ha saputo fare» ha chiarito Roberto De Laurentis, Presidente dell’Associazione provinciale: «Perciò il primo mandato della nuova società dovrà essere affidato ad organi – presidente, consiglio d’amministrazione e direzione – espressione degli artigiani. È una richiesta ragionevole, a garanzia dei nostri soci. Una richiesta senza quelle presunzioni che, spiace constatarlo, avvertiamo in altre parti. Quando si parla di solidarietà, noi ci siamo. Altri, pare si sentano un po’ diversi». 4 l’Artigianato Anno LXVI N. 5 Maggio 2015 Gli artigiani sono consapevoli delle difficoltà di questo passaggio. Lo ha sottolineato l’Assessore Alessandro Olivi, intervenu Ѽ