primo piano
cooperativa artigiana di garanzia
LA SVOLTA DEI CONFIDI
Gli artigiani chiedono
responsabilità e prudenza
L’ente di garanzia sull’ipotesi
di fusione: «Siamo pronti,
ma pretendiamo garanzie».
La risposta di Bertolini e De Laurentis
alle pressioni della Provincia.
R
esponsabilità e prudenza. Sono i capisaldi
con cui gli artigiani affronteranno i nodi che
la Cooperativa di Garanzia dovrà sciogliere
in queste settimane e mesi. Con questa indicazione si
è conclusa il 30 aprile l’assemblea per l’approvazione
del bilancio. «Nonostante la crisi, un bilancio solido»
ha rimarcato il Presidente Giuseppe Bertolini.
Il primo nodo riguarda la costituzione di un confidi provinciale unico per tutte le imprese. «Una prospettiva non più rinviabile. La riforma nazionale ipotizza requisiti finanziari minimi maggiori di quelli dei
tre confidi provinciali, singolarmente presi. Se vogliamo salvaguardare i servizi – penso ai piccoli prestiti e
ai mutui diretti che possiamo erogare perché iscritti
all’elenco ex 107 – dobbiamo unirci e crescere» ha
spiegato il Presidente.
Il secondo nodo riguarda la sollecitazione, urgente
e pressante, affinché l’ente degli artigiani incorpori al
più presto Confidimpresa che garantisce il credito alle
imprese industriali e del terziario, oggi in difficoltà. È
la richiesta implicita di Banca d’Italia dopo l’ispezione che ha messo in luce le sue criticità; è la sollecitazione esplicita della Provincia che, con notevoli risorse pubbliche, ha sostenuto e sostiene le attività dei tre
enti divenuti strumenti per realizzare le sue politiche
economiche.
Due prospettive complesse, per affrontare le quali
alla responsabilità va accompagnata la prudenza. «Perché non ci si può chiedere semplicemente di fare i salvatori del sistema. Abbiamo il diritto e il dovere di esigere solide garanzie, anzitutto per i nostri soci. Le
risorse, ancor più quelle pubbliche, vanno gestite con
attenzione e rigore, così come la Cooperativa Artigiana
ha saputo fare» ha chiarito Roberto De Laurentis, Presidente dell’Associazione provinciale: «Perciò il primo
mandato della nuova società dovrà essere affidato ad
organi – presidente, consiglio d’amministrazione e direzione – espressione degli artigiani. È una richiesta ragionevole, a garanzia dei nostri soci. Una richiesta senza
quelle presunzioni che, spiace constatarlo, avvertiamo
in altre parti. Quando si parla di solidarietà, noi ci siamo. Altri, pare si sentano un po’ diversi».
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l’Artigianato
Anno LXVI
N. 5
Maggio 2015
Gli artigiani sono consapevoli delle difficoltà di questo passaggio. Lo ha sottolineato l’Assessore Alessandro
Olivi, intervenu Ѽ