L' Artigianato Luglio 2015 | Page 23

cultura Il secondo capitolo, “C’era una volta”, indaga la narrazione nella fotografia artistica. Questo tipo di approccio identifica le fotografie che hanno elementi in comune con la pittura figurativa, i tableau vivant, nel senso che usano gli stessi stereotipi di gesti/prospettive/spazi per suggerirci un contenuto narrativo. Il terzo capitolo, “Impassibilità”, si occupa di una estetica neutrale nella quale spesso vengono ripresi spazi estesi, spesso senza presenza umana, con dimensioni e definizione notevoli e sono in genere le opere che più perdono in impatto visivo nella riproduzione su libri di testo. Quest’impostazione si trova tra gli allievi dei coniugi Becker, in particolare Candida Hofer (le grandi biblioteche) e Thomas Ruff con i suoi primi piani. Queste fotografie paiono suggerire un’estraneità dell’autore al soggetto, riportando apparentemente la fotografia a dato di fatto, sembra che l’attore principale sia il soggetto anziché la prospettiva del fotografo nell’osservarlo. In “Qualcosa o niente”, che è il quarto capitolo, si evidenzia la capacità della fotografia di trasformare anche i soggetti più insignificanti in un innesco immaginativo di grande importanza, troviamo il ruolo del fotografo che scegliendo oggetti trascurabili come i rifiuti si impone con la propria volontà nel voler farli assurgere a oggetti degni di diventare arte. Il quinto capitolo, “Vita intima”, tratta di come le storie di vita domestica e intima sono raffigurate nella fotografia artistica contemporanea, indaga sul ritorno all’uso comune della fotografia come testimone dei momenti salienti ma anche banali della vita di ognuno. In “Momenti nella Storia”, il sesto capitolo, si analizza la capacità documentaria della fotografia artistica, che non è contemporanea agli eventi, spesso i fotografi di questa parte del libro possono essere considerati avere un approccio anti-giornalistico in quanto documentano il dopo dell’evento, le conseguenze, i resti. Oppure essi si prendono cura di quelle realtà che paiono non trovare più spazio nel nostro attuale. Il settimo capitolo, “Ripreso e rifatto”, parla della fotografia artistica contemporanea influenzata da strutturalismo e post-strutturalismo affermante che il significato di ogni immagine non è creato dal suo autore ma è invece determinato soltanto dai riferimenti ad altre immagini e segni. Ecco allora lavori che riprendono pubblicità, scatti di altri autori, quadri, foto di famiglia, in un gioco di specchi spesso difficile da svelare e da capire. L’ottavo e ultimo capitolo, “Fisico e materiale”, si occupa della scelta tecnologica per realizzare l’immagine, vale a dire se digitale o analogica. Gli artisti presentati in questo capitolo analizzano e utilizzano le caratteristiche fisiche e materiali della fotografia e le fanno diventare parte integrante dell’opera artistica, esse stesse portatrici di significato. Non crediate che l’impostazione del libro in otto categorie sia un limite perché questo rischio era chiaro sin da subito alla sua autrice che ancora nell’introduzione afferma: «Noterete che molti dei fotografi e delle opere in questo libro avrebbero potuto trovare posto in capitoli diversi rispetto a quelli in cui si trovano in realtà. In parte perché, naturalmente, nessuna fotografia è stata creata avendo in mente i titoli dei nostri capitoli; e cosa ancora più importante, perché mette in evidenza il fatto che un’opera è il culmine di una varietà di idee diverse, di differenti esperimenti e motivazioni che sono stati concentrati in principi o concetti singoli in funzione del libro». La fotografia come arte contemporanea è un libro fresco, pulsante, chiaro, piacevole anche per un non addetto ai lavori, anzi proprio a costoro lo consiglio proprio.  IN TRENTINO QUESTO MESE VI CONSIGLIAMO DI VISITARE: MAG - Museo Alto Garda - Arco Segantini e Arco - sino al 31 dicembre 2015 MAG - Museo Alto Garda - Riva del Garda Der Blitz 2015 - Ricerca, azione e cultura contemporanea - sino all’1 novembre 2015 Il tempo e l’istante/Paesaggi fotografici del Garda 18702000 - sino all’1 novembre 2015 Castello di Pergine - Pergine Valsugana Robert Schad - Gravità sospesa/Leichte Schwere (Tanz_5) - sino all’8 novembre 2015 Casa Depero - Rovereto Crali. Testimonianze futuriste - sino al 30 agosto 2015 Calpestare la guerra - sino al 20 settembre 2015 Mart - Museo d’Arte Moderna e Contemporanea - Rovereto La guerra che verrà non è la prima sino al 20 settembre 2015 #collezionemart - sino all’8 novembre 2015 Palazzo delle Albere - Trento Mart - Rovereto Coltiviamo il gusto - sino al 30 ottobre 2015 Castello del Buonconsiglio - Trento L’Europa in guerra. Tracce del secolo breve sino al 6 settembre 2015 Galleria Civica - Trento Il Sosia. Artisti e collezioni private sino a