L' Artigianato Febbraio 2015 | Page 8

primo piano assemblea generale contributo alla creazione di politiche di contesto. Se utilizzassimo la leva fiscale al massimo livello – ha aggiunto Rossi – incasseremmo come gettito 339 milioni in più di quanti non ne incassiamo oggi. Oggi il sistema trentino ha tutti gli anni uno sconto fiscale di 340 milioni di euro, la metà del gettito possibile che potremmo realizzare con le leve fiscali di cui disponiamo. Un dato superiore a quello di Bolzano». vincolo del patto di stabilità a partire dal 2016 e che il governo non possa chiederci risorse aggiuntive oltre il 10%. Abbiamo cercato insomma di blindare il più possibile i conti ottenendo maggiore libertà di azione ad esempio sul fronte fiscale». Quinta ripresa: le riforme «Avevamo detto fin dall’inizio che sarebbero arrivati tempi duri. Le ripetute violazioni dell’Accordo di Milano hanno originato molti nostri ricorsi ma anche la consapevolezza che era più importante stabilizzare i conti. Abbiamo lavorato per molti mesi in un ambiente difficilissimo e abbiamo portato a casa un patto di garanzia con Roma che prevede di liberarci dal Condividendo la sottolineatura del Presidente degli Artigiani sulla necessità di sburocratizzare la macchina pubblica, Rossi ha riaffermato l’intento di por mano al riordino della dirigenza («serve un nuovo approccio culturale, nelle prossime settimane depositeremo in Consiglio provinciale un disegno di legge»), ha ricordato i provvedimenti in materia di riduzione del personale attraverso blocco del turn over e piano di prepensionamenti («risparmieremo 12 milioni di euro in due o tre anni»). Collegio dei Probiviri ()AI=A=MQ