L' Artigianato Febbraio 2015 | Page 7

primo piano Seconda ripresa: il ruolo dell’artigianato La slide dice tutto: le piccole imprese del Trentino sono 13.248 per complessivi 35mila addetti; 9.940 sono le imprese artigiane aderenti all’Associazione (76%) con 28mila addetti; il Pil dell’artigianato vale 2,670 miliardi di euro, il 16% dell’intero Pil provinciale (16,750 miliardi di euro). «Abbiamo necessità di confrontarci con la politica» spiega Roberto De Laurentis. «Numeri che rappresentano non solo un importante valore economico – risponde Rossi – ma che valgono soprattutto per ciò che rappresentano da un punto di vista di identità e capacità del Trentino di fare le cose bene, è il nostro fattore di competitività più forte. Una cultura del fare le cose bene in cui gli artigiani hanno una parte importante». Un problema, in particolare, sta a cuore agli artigiani: l’accesso al credito. «Se le banche non ci fanno credito – ha sintetizzato De Laurentis – non possiamo fare gli investimenti, ma così andrà a rotoli tutto il sistema, banche comprese». «Stiamo lavorando assieme al credito cooperativo per dare un luogo di maggiore propulsività alle imprese» ha risposto Rossi citando l’operazione Mediocredito, il Fondo strategico e gli enti di garanzia Confidi. «Il credito cooperativo qui sta facendo una scommessa molto forte: crediamo che ci manchi una banca di dimensioni adatte a sostenere con maggiore incisività il sistema economico locale». Terza ripresa: cosa si è fatto Sono trascorsi tredici mesi di legislatura, cosa ha fatto fino ad ora la Giunta provinciale? «Siamo coerenti con quanto annunciato in campagna elettorale» dice il Presidente della Provincia sul ring del PalaRotari di Mezzocorona, ricordando la riforma delle Comunità di Valle («la legge è stata fatta e oggi abbiamo un sistema molto più semplice di prima»), la semplificazione urbanistica («siamo partiti dai piani regolatori: i prossimi consigli comunali impiegheranno al massimo un anno per approvarli»), l’investimento sul assemblea generale capitale umano con la modifica delle norme sull’apprendistato, l’approvazione del piano trilingue. «Abbiamo iniziato un percorso per cui le politiche economiche si orientino progressivamente dalla logica del L’Associazione Artigiani in numeri Nella parte privata che ha preceduto il faccia a faccia De Laurentis-Rossi è toccato al Direttore generale dell’Associazione, Nicola Berardi, fare una disamina dell’attività sindacale svolta dagli organi associativi nel 2014 e un quadro economico complessivo con l’andamento dei servizi senza dimenticare ovviamente l’attività del Fondo sanitario SIARTT. Il 2014 si è chiuso con 12.984 imprese artigiane iscritte all’albo (-2% rispetto all’anno prima) di cui 9.940 iscritte all’Associazione (sostanziale pareggio). A Trentino Imprese invece troviamo 3.348 ditte clienti (-2,1%), mentre la Sapi ha effettuato 11.487 visite mediche e il registro rifiuti ha raggiunto quota 1.265. Il servizio paghe ha elaborato mediamente ogni mese 8.850 cedolini. Per quanto riguarda la riduzione delle spese si è puntato sul blocco delle assunzioni, blocco degli straordinari (se non in rare scadenze, autorizzate e programmate), azzeramento ferie residue e riduzione spese generali. Per quanto concerne l’attività sindacale si sono svolte 78 riunioni di giunte e consigli comprensoriali (Organi Territoriali), 3 consigli direttivi, 16 giunte esecutive (Organi Centrali), 155 riunioni di direttivi, 9 assemblee provinciali, 106 seminari tecnici e riunioni di categoria, 11 riunioni direttivo Donne Impresa, 6 incontri del Piano d’Ambito Gruppo Giovani (Organi di Categorie). Sul fronte SIARTT, invece, nel 2014 il fondo di solidarietà è intervenuto in sei casi (come nell’anno prima) per un importo di 44.300 euro, sono stati effettuati 16 interventi (due in più del 2013) per una spesa di 98.745 euro e sono stati rimborsati 257.320 euro a 1.081 pazienti che hanno usufruito di 2.375 prestazioni sanitarie. Anno LXVI N. 2 Febbraio 2015 l’Artigianato 5