primo piano
Seconda ripresa: il ruolo dell’artigianato
La slide dice tutto: le piccole imprese del Trentino sono 13.248 per complessivi 35mila addetti;
9.940 sono le imprese artigiane aderenti all’Associazione (76%) con 28mila addetti; il Pil dell’artigianato vale 2,670 miliardi di euro, il 16% dell’intero Pil provinciale (16,750 miliardi di euro).
«Abbiamo necessità di confrontarci con la politica» spiega Roberto De Laurentis. «Numeri che rappresentano non solo un importante valore economico – risponde Rossi – ma che valgono soprattutto
per ciò che rappresentano da un punto di vista di
identità e capacità del Trentino di fare le cose bene,
è il nostro fattore di competitività più forte. Una
cultura del fare le cose bene in cui gli artigiani hanno una parte importante».
Un problema, in particolare, sta a cuore agli artigiani: l’accesso al credito. «Se le banche non ci fanno
credito – ha sintetizzato De Laurentis – non possiamo
fare gli investimenti, ma così andrà a rotoli tutto il sistema, banche comprese». «Stiamo lavorando assieme al credito cooperativo per dare un luogo di maggiore propulsività alle imprese» ha risposto Rossi
citando l’operazione Mediocredito, il Fondo strategico e gli enti di garanzia Confidi. «Il credito cooperativo qui sta facendo una scommessa molto forte: crediamo che ci manchi una banca di dimensioni adatte
a sostenere con maggiore incisività il sistema economico locale».
Terza ripresa: cosa si è fatto
Sono trascorsi tredici mesi di legislatura, cosa ha
fatto fino ad ora la Giunta provinciale? «Siamo coerenti con quanto annunciato in campagna elettorale»
dice il Presidente della Provincia sul ring del PalaRotari di Mezzocorona, ricordando la riforma delle
Comunità di Valle («la legge è stata fatta e oggi abbiamo un sistema molto più semplice di prima»), la semplificazione urbanistica («siamo partiti dai piani regolatori: i prossimi consigli comunali impiegheranno al
massimo un anno per approvarli»), l’investimento sul
assemblea generale
capitale umano con la modifica delle norme sull’apprendistato, l’approvazione del piano trilingue. «Abbiamo iniziato un percorso per cui le politiche economiche si orientino progressivamente dalla logica del
L’Associazione Artigiani
in numeri
Nella parte privata che ha preceduto il faccia a faccia
De Laurentis-Rossi è toccato al Direttore generale
dell’Associazione, Nicola Berardi, fare una disamina
dell’attività sindacale svolta dagli organi
associativi nel 2014 e un quadro economico
complessivo con l’andamento dei servizi senza
dimenticare ovviamente l’attività del Fondo
sanitario SIARTT. Il 2014 si è chiuso con 12.984
imprese artigiane iscritte all’albo (-2% rispetto
all’anno prima) di cui 9.940 iscritte all’Associazione
(sostanziale pareggio). A Trentino Imprese invece
troviamo 3.348 ditte clienti (-2,1%), mentre la Sapi
ha effettuato 11.487 visite mediche e il registro rifiuti
ha raggiunto quota 1.265. Il servizio paghe ha
elaborato mediamente ogni mese 8.850 cedolini.
Per quanto riguarda la riduzione delle spese si è
puntato sul blocco delle assunzioni, blocco degli
straordinari (se non in rare scadenze, autorizzate e
programmate), azzeramento ferie residue e riduzione
spese generali. Per quanto concerne l’attività
sindacale si sono svolte 78 riunioni
di giunte e consigli comprensoriali (Organi
Territoriali), 3 consigli direttivi, 16 giunte esecutive
(Organi Centrali), 155 riunioni di direttivi,
9 assemblee provinciali, 106 seminari tecnici
e riunioni di categoria, 11 riunioni direttivo Donne
Impresa, 6 incontri del Piano d’Ambito Gruppo
Giovani (Organi di Categorie). Sul fronte SIARTT,
invece, nel 2014 il fondo di solidarietà è intervenuto
in sei casi (come nell’anno prima) per un importo
di 44.300 euro, sono stati effettuati 16 interventi
(due in più del 2013) per una spesa di 98.745 euro e
sono stati rimborsati 257.320 euro a 1.081 pazienti
che hanno usufruito di 2.375 prestazioni sanitarie.
Anno LXVI
N. 2
Febbraio 2015
l’Artigianato
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