L' Artigianato Febbraio 2014 | Page 13

associazione confartigianato Consistenza e dinamica del credito* alle imprese non finanziarie nelle regioni e ripartizioni per classe dimensionale 30 settembre 2013 - valori assoluti in milioni di euro, var. % rispetto stock 30 settembre 2012, incidenze e ranking Regione A livello regionale la situazione peggiore si registra in Calabria dove le piccole imprese pagano i tassi d’interesse più alti: 10,60%. Seguono la Campania con il 10,14% e l’Umbria con il 10%. Sul versante opposto della classifica, il denaro è meno costoso nella Provincia Autonoma di Bolzano (6,11%), nella Provincia Autonoma di Trento (6,64%) e in Emilia Romagna (7,89%). La classifica provinciale del costo del denaro vede “maglia nera” la provincia di Crotone dove i tassi di interesse si attestano all’8,37%. Seguono Vibo Valentia (7,85%) e Catanzaro (7,73%). I tassi più bassi si registrano invece a Bolzano (3,77%), Udine (4,05%) e Cuneo (4,21%). In pratica a Crotone il denaro costa più del doppio rispetto a Bolzano con una differenza di ben 460 punti base. Le più colpite dal razionamento del credito sono le imprese artigiane: tra giugno 2012 e giugno 2013 i prestiti sono diminuiti del 6,4%, pari a 3,4 miliardi in meno, e si attestano a 49,9 miliardi. A livello regionale, il calo maggiore di finanziamenti si registra in Abruzzo (-9,1%), Molise (-9%), Emilia Romagna (-8,5%), Veneto (-8,1%). Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle d’Aosta Veneto Imprese <20 addetti** % su totale credito Var. % alle imprese nel territorio set. 2013 su set. 2012 3.346,8 920,7 2.380,2 5.483,1 16.859,4 3.698,9 7.916,0 3.802,0 30.704,1 5.703,6 560,3 12.441,5 6.575,1 2.639,7 6.750,0 12.912,4 9.241,3 3.073,6 419,9 18.569,0 26,7 30,6 33,8 18,0 18,7 24,0 9,1 20,8 13,6 26,0 36,3 23,8 27,8 27,5 27,0 22,5 35,7 27,2 27,1 20,7 -5,1 -5,6 -7,5 -8,3 -5,8 -5,3 -4,3 -5,3 -4,3 -6,9 -9,2 -5,1 -5,3 -7,8 -8,1 -5,4 -3,6 -7,5 -1,8 -5,8 * Impieghi “vivi” al netto delle sofferenze a favore di società non finanziarie e famiglie produttrici ** Quasi-società e famiglie produttrici cioè imprese individuali, società semplici, società di fatto, s.a.s. e s.n.c. con meno di 20 addetti NB: Var. % tendenziali NON corrette per cartolarizzazioni e riclassificazioni Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Banca d’Italia Tassi di interesse a breve termine per dimensione di impresa nelle Regioni Dicembre 2009-giugno 2013; tas ͤ