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confartigianato
Rapporto di Confartigianato
Credito
Il Presidente Giorgio Merletti: «Le banche non assecondano la ripresa».
Sempre meno risorse alle imprese italiane: in un anno finanziamenti giù di
50,2 miliardi, -5,2%.
di Ufficio Stampa Confartigianato
I tassi d’interesse italiani sopra la media Ue
A Crotone il denaro costa il doppio rispetto
a Bolzano
«La situazione creditizia delle imprese, soprattutto
di quelle di piccola dimensione, rimane critica. Un
credito sempre più scarso e costoso blocca le opportunità di sviluppo, scoraggia gli investimenti e rallenta
i processi di innovazione tecnologica. Tutto ciò mentre le nostre aziende sono alle prese anche con i ritardi
di pagamento degli Enti pubblici e dei privati che le
costringe a chiedere prestiti per compensare i mancati
incassi dei “cattivi pagatori”. Quando le banche decideranno di sostenere la ripresa?».
È quanto sottolinea il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti commentando i dati di un
rapporto della Confederazione che ha “misurato” la
crisi di liquidità che soffoca gli imprenditori italiani con finanziamenti sempre più scarsi e costosi.
Dalla rilevazione emerge che tra ottobre 2012 e
ottobre 2013 i prestiti alle aziende italiane sono diminuiti del 5,2%, pari a 50,2 miliardi in meno. Al
calo della quantità di finanziamenti al sistema produttivo si accompagna l’aumento dei tassi di interesse. A ottobre 2013 il tasso medio per i prestiti fino
a 1 milione di euro è del 4,49% (66 punti base in più
rispetto alla media Ue), ma sale al 5% per i prestiti fino a 250mila euro, vale a dire 44 punti base in più rispetto alla media Ue.
La diminuzione del credito ha colpito in particolare le imprese con meno di 20 addetti e la situazione
peggiore riguarda il Molise, dove, tra settembre 2012
e settembre 2013, lo stock di prestiti alle imprese è calato del 9,2%, seguita dalla Campania (-8,3%) e dalla
Sicilia (-8,1%).
A livello provinciale, il calo più vistoso dei finanziamenti interessa le piccole imprese di Agrigento
(-12,5% tra settembre 2012 e settembre 2013), seguite da quelle di Vibo Valentia (-11%) e da quelle di
Campobasso (-10,9%).
Anche per quanto riguarda il costo del denaro, il
gap Italia-Ue per i tassi d’interesse penalizza in particolare le piccole imprese con meno di 20 addetti.
Dinamica annuale della consistenza di alcune poste dei bilanci bancari
20
60.000
17,5
16
12
30.000
8
-0,9
59.509,0
4
0
0
-4.295,0
-4
-5,2
-8
-30.000
-12
-50.245,0
-16
-60.000
-20
Sistema produttivo
10 l’Artigianato
Anno LXV
N. 2
Famiglie consumatrici
Febbraio 2014
Titoli di stato italiani
Var. % annuale
Variazione assoluta annuale in mln di euro
Ottobre 2013. Asse sx: var. in mln di euro annuale e asse dx: var. % annuale