L' Artigianato Febbraio 2014 | Page 12

associazione confartigianato Rapporto di Confartigianato Credito Il Presidente Giorgio Merletti: «Le banche non assecondano la ripresa». Sempre meno risorse alle imprese italiane: in un anno finanziamenti giù di 50,2 miliardi, -5,2%. di Ufficio Stampa Confartigianato I tassi d’interesse italiani sopra la media Ue A Crotone il denaro costa il doppio rispetto a Bolzano «La situazione creditizia delle imprese, soprattutto di quelle di piccola dimensione, rimane critica. Un credito sempre più scarso e costoso blocca le opportunità di sviluppo, scoraggia gli investimenti e rallenta i processi di innovazione tecnologica. Tutto ciò mentre le nostre aziende sono alle prese anche con i ritardi di pagamento degli Enti pubblici e dei privati che le costringe a chiedere prestiti per compensare i mancati incassi dei “cattivi pagatori”. Quando le banche decideranno di sostenere la ripresa?». È quanto sottolinea il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti commentando i dati di un rapporto della Confederazione che ha “misurato” la crisi di liquidità che soffoca gli imprenditori italiani con finanziamenti sempre più scarsi e costosi. Dalla rilevazione emerge che tra ottobre 2012 e ottobre 2013 i prestiti alle aziende italiane sono diminuiti del 5,2%, pari a 50,2 miliardi in meno. Al calo della quantità di finanziamenti al sistema produttivo si accompagna l’aumento dei tassi di interesse. A ottobre 2013 il tasso medio per i prestiti fino a 1 milione di euro è del 4,49% (66 punti base in più rispetto alla media Ue), ma sale al 5% per i prestiti fino a 250mila euro, vale a dire 44 punti base in più rispetto alla media Ue. La diminuzione del credito ha colpito in particolare le imprese con meno di 20 addetti e la situazione peggiore riguarda il Molise, dove, tra settembre 2012 e settembre 2013, lo stock di prestiti alle imprese è calato del 9,2%, seguita dalla Campania (-8,3%) e dalla Sicilia (-8,1%). A livello provinciale, il calo più vistoso dei finanziamenti interessa le piccole imprese di Agrigento (-12,5% tra settembre 2012 e settembre 2013), seguite da quelle di Vibo Valentia (-11%) e da quelle di Campobasso (-10,9%). Anche per quanto riguarda il costo del denaro, il gap Italia-Ue per i tassi d’interesse penalizza in particolare le piccole imprese con meno di 20 addetti. Dinamica annuale della consistenza di alcune poste dei bilanci bancari 20 60.000 17,5 16 12 30.000 8 -0,9 59.509,0 4 0 0 -4.295,0 -4 -5,2 -8 -30.000 -12 -50.245,0 -16 -60.000 -20 Sistema produttivo 10 l’Artigianato Anno LXV N. 2 Famiglie consumatrici Febbraio 2014 Titoli di stato italiani Var. % annuale Variazione assoluta annuale in mln di euro Ottobre 2013. Asse sx: var. in mln di euro annuale e asse dx: var. % annuale