foto di Fabrice Camus
foto di Arthur Bramo
L’EUROPEENNE DE CIRQUES
25 maggio / 8 giugno, Toulouse (Francia)
www.la-grainerie.net
intervista di A.R. a Serge Borras direttore de La Grainerie
foto di Sylvain Marchand Atelier
Ho cominciato a lavorare prima
in sale di teatro, rendendomi
presto conto che mi interessavano di più la politica della cultura, gli artisti. Così dopo un
anno di studio universitario a
33 anni sono stato chiamato
per un lavoro con un network
di teatri che lavorava con 156
sale di medie dimensioni, all’interno del quale sono rimasto
per 11 anni occupandomi di
programmazione, amministrazione, produzione, ma soprattutto dei rapporti all’estero con
gli altri paesi francofoni. Eravamo sul finire degli anni ‘80,
un’epoca in cui il circo contemporaneo cominciava ad esser
molto attivo in questa regione.
Ma dopo tutti quegli anni nel
network avevo voglia di cambiare, e ho studiato a Grenoble,
per capire come le politiche culturali maturavano e venivano
costruite, lavorando 5 anni in
un piccolo comune vicino
Tolouse, come direttore di un
teatro municipale, una esperienza molto importante. In
questo luogo il circo non era
conosciuto ma la direzione del
teatro non era interessata ad
inserire spettacoli di circo. Ho
cercato allora altri sbocchi e in
quel periodo, in cui a Toulouse
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maturavano esperienze importanti di circo, si apriva la possibilità di lavorare alla Grainerie.
Mi interessava molto capire
come una struttura con i suoi
collaboratori potesse lavorare
ad un progetto imperniato sul
circo contemporaneo. Ed è per
questo che sono qui, impegnato su più fronti, dalla direzione
del personale alla promozione,
dalla direzione artistica ai partenariati nazionali ed europei. A
La Grainerie ci sono due tipi di
processi decisionali. Per quanto
riguarda le compagnie in creazione, presiedio un comitato
composto dai membri del suo
team (responsabile di produzione, responsabile tecnico,
etc.). Per quanto riguarda i progetti culturali della struttura, il
comitato non é formato dagli
stessi membri, bensì dai rappresentanti del comune di Toulouse, del consiglio regionale
de Midi Pirénées, del consiglio
generale de Haute Garonne.
Caravan du Cirque, ora alla VII
edizione, nasceva dalla volontà
di portare il circo a stretto contatto con la popolazione e il territorio, fare della Grainerie un
centro di festival, fare circo negli
spazi pubblici, stabilire collabo-
razioni con le altre realtà, lavorare nella mediazione culturale.
Ma le risorse che le istituzioni
mettevano a disposizione
erano sufficienti per coprire
solo i costi di gestione de la
Grainerie, e non quelli delle
attività e abbiamo dovuto fare
delle acrobazie amministrative
per tenere in piedi Caravan du
Cirque. Per fortuna negli anni si
sono poi aperte possibilità di
partenariati importanti con altre
realtà europee, che unite alla
volontà politica delle istituzioni
locali di attivare progetti transnazionali sulla cultura, ha permesso alla Grainerie di sviluppare una programmazione di
attività più integrata e finanziariamente sostenibile. Approdando quest’anno anche alla
prima edizione di l’Europeenne
de Cirques, che intende sfruttare la specificità della Grainerie
come luogo di creazione e di
programmazione per gli artisti
di circo contemporaneo europei, che sono tra l’altro molto
contenti di esibirsi qui.
Nel suo format L’Europeenne
propone una programmazione
di spettacoli di sala dalle scritture molto diverse, che stimolino il confronto sull’immaginario del circo. È molto bello
poter vedere una comunità del
circo così coesa, ma dagli esiti
artistici così disparati, e questa
varietà e comunanza viene trasmessa anche al pubblico, che
la apprezza molto. Facciamo
produzione e diffusione ma
con un prospetto economico
ben definito. Il nostro fatturato