te l’estate per famiglie e comunità, o soggetti a rischio. Gli artisti lavorano in questi laboratori,
assistiti da personale istituzionale e coordinati da nostri
mediatori culturali. Per esempio
il progetto “scuola della seconda chance” con ragazzi ventenni che hanno abbandonato la
scuola e che ritornano in classe
in contesti diversi, assistiti da
personale formato proprio per
affrontare questi soggetti e queste situazioni.
Infine stiamo scrivendo un
progetto che possa trasforma-
re la Grainerie in un “terzo
luogo”, un concept che ne
farebbe una sorta di mediateca, un luogo di creazione aperto al pubblico, con collegamenti con il territorio, accogliendo conferenze, aprendosi
all’università sulla falsariga di
un percorso che ci vede già )