Jug n 66:JUG new 23/03/15 10:46 Pagina 26
XMILANO CLOWN FESTIVAL
IMAN LIZARAZU
foto di John Cornicell
www.imanlizarazu.com
www.renegadejuggling.com
“Partecipare al MCF e vincere il Premio della Giuria, che mi permetterà di tornare
qui nel 2015 con il mio spetttacolo “A Basquette Quese” è per me una grande
ispirazione e opportunità. Mi esibisco e studio performing art da oltre 40 anni e
ho capito che l‘eccellenza artistica è strettamente connessa con la capacità di relazionarsi con il pubblico. La clownerie per me è la capacità di fare sentire qualcosa
al pubblico, di farlo unire a me in un viaggio per sperimentare una vasta gamma
di emozioni. Essere un clown è anche creare l’ambiente perfetto sul palco e tra il
pubblico, incorporando diverse discipline nel mio spettacolo, tra cui giocoleria,
danza, mimo, recitazione e narrazione, il tutto senza pronunciare parola. È inoltre
molto importante per un clown portare la gioia per la vita nelle persone non solo
sul palco, ma anche nella vita di tutti i giorni, donando alla gente la capacità di
ridere di se stessi nei momenti buffi o rocamboleschi della vita.
La mia più grande influenza sono stati Julie Goell e Avner Eisenberg (Avner
l’Eccentrico), miei maestri e mentori, nonché direttori del mio solo show
Basquette Quese; li considero da 15 anni la mia famiglia. Allo stesso tempo la
vita stessa, guardare, ascoltare, mettersi in relazione con la gente sono per me
grandi fonti di ispirazione. Ma a volte ricevo ispirazione dalla musica, dagli
amici, dalla famiglia, negli aeroporti, nei party: basta essere presente e aprire
gli occhi e il cuore a ciò che è completamente inatteso.
Mi piacciono molte cose nella vita, e in particolar modo gli incredibili pranzi
con i miei amici e la famiglia. Degustare vini di tutto il mondo, lavorare nel mio
giardino, fotografie e pittura, vivere in una formazione continua, lavorare con
Clown senza Frontiere, creare nuovi oggetti di scena a Renegade Juggling nel
nostro Renegade Design Lab, ascoltare musica classica ad un volume pazzesco, inondare di coriandoli i miei amici nella loro macchina, mangiare formaggio puzzolente, regalare gioia e risate alle persone… ci sono davvero tante cose da fare
nella vita di un clown!!!”
man Lizarazu è nata in un piccolo villaggio nella
regione basca francese, dove la sua famiglia ha
vissuto per oltre 800 anni e trascorre la sua infanzia tra la Francia e Mosca, dove suo padre
anni a Cuba, contribuendo a realizzare la
lavorava nel Balletto del Bolshoi. Il debutto
prima scuola di circo sulla costa orientale
sul palcoscenico arriva all’età di sei anni, indell’Africa a Nairobi, lavora ndo con Medici
terpretando il topolino nello Schiaccianoci,
e la passione per la danza classica la porta
Senza Frontiere negli ospedali della Somaad acquisire una solida base in balletto e
lia, esibendosi e insegnando ad Haiti e
nelle prigioni di Stato della Califorinia.
coreografia. In quegli anni Iman ha anche
Iman è inoltre co-proprietaria e co-creatril’opportunità di frequentare la palestra del
ce di Renegade Juggling, dove lei e il suo
Circo di Mosca, e apprendere le arti circensi
compagno Tom Renegade hanno ideato atda una tradizione gloriosa. Una formazione
trezzi per la giocoleria da 25 anni.
che continua da adolescente a Dresda, in GerAnche se una persona poliglotta, come mimo
mania, dove affina le sue competenze di giocolieIman rimane silenziosa. Appassionata di clownerie
ra presso la Scuola di Circo. Parallelamente negli
dedica il suo tempo ed energie per esplorare e affinare
studi segue matematica e fisica all’Università, laureandosi con una tesi in Astrofisica.
il suo mestiere; studia con Marcel Marceau, e con i maestri Julie
Goell e Avner l’Eccentrico. Dopo quattro decenni di formazione, e
Iman si avvicina a Clown senza Frontiere fin dalla sua fondazione
grazie a questo ricco bagaglio culturale e di esperienze, crea un suo
nel 1993, e da allora si impegna in progetti umanitari senza sosta
avvincente spettacolo di 75 minuti dal titolo accattivante “Basquetin tutto il mondo; nei campi profughi in Kosovo, Bosnia, negli orfate Quese”.
natrofi di San Pietroburgo e della Georgia, come insegnante per tre
foto di Gabriele Zucca
photografo.it
I
26
w w w. j u g g l i n g m a g a z i n e . i t