Juggling Magazine march 2015, n.66 | Page 27

Jug n 66:JUG new 23/03/15 10:46 Pagina 25 ormai un pubblico preparato, che assegna il premio della giuria popolare con competenza, che spesso arriva da lontano, non si fa scoraggiare dal cattivo tempo, e regala sempre al MCF il “tutto esaurito”. Qui la gente per seguire gli spettacoli deve muoversi da una location all’altra, e questo muoversi rompe le barriere e facilita gli incontri e la solidarietà. Sono tutti contenti di condividere gli spettacoli, da un teatro a uno chapiteau, da una strada a un bar, al caldo o al freddo, e la condivisione in questa atmosfera gioiosa è una delle ragioni del successo del MCF, che è stato anche premiato come l’evento internazionale più importante della stagione invernale a Milano: incredibile, per un evento di clown! Quando abbiamo cominciato a collaborare nel 2012 con il Carnevale di Venezia, il Comune di Milano ci ha chiesto di portare le compagnie anche in centro, affinchè il Carnevale Ambrosiano non fosse solo un carnevale di carri e mascherine. Così dal nostro intimo quartiere è cominciato un percorso di diffusione a macchia d’olio verso tante altre zone della città: da piazza Duomo a via Padova, fino alla periferia con oltre 21 luoghi di spettacolo in contemporanea. Stiamo rigenerando la tradizione degli anni ‘80, quando Milano era la capitale della cultura e a Carnevale piazza Duomo ospitava nomi come La Fura del Baus e Leo Bassi! Ora con l’Expo si aprono tante opportunità alle quali daremo il nostro contributo ospitando clown importanti dai vari paesi europei, in un progetto che vede coinvolti Russia, USA, Argentina, Repubblica Ceca, Polonia. Proprio dalla Polonia e dagli USA sono arrivate quest’anno due clownesse d’eccezione, Pina Polar e Iman Lizarazu, che hanno raccolto straordinario consenso. Quando hai artisti così, e al MCF ne arrivano tanti, è facile fare un festival di successo, e sono molte le persone che si ricordano di questi incontri folgoranti che gli hanno cambiato la vita. La X edizione del festival, segnato dal tema del NOI contrapposto all’IO odioso, ha voluto valorizzare tutte quelle figure che fanno grande l’arte del clown e hanno fatto si che la manifestazione diventasse un bene condiviso da un pubblico di oltre 20 mila persone. Tantissimi