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XMILANO CLOWN FESTIVAL
Festival Internazionale sul nuovo Clown e Teatro di strada
18-21 febbraio 2015 www.milanoclownfestival.it
Se
a cura di
la vita è come un
“Moriss“
Circo, allora il Milano
Maurizio Accattato
Clown Festival (MCF) impersodirettore artistico
na il clown nello spettacolo quotidiano di tutti noi: al momento giusto
fa il suo ingresso in pista per coprire i
‘buchi di scena’, per riportare il sorriso
dove non c’è, per coprire i vuoti tra i nudicevano sempre
meri delle nostre vite. E Moriss, alla
che era meglio se faguida del festival insieme ai PIC del
cevo l’attore, perchè
Pronto Intervento Clown, ci raccona Milano fare il clown
ta il percorso che lo ha portato a
era difficile. Da buon telanciare ogni anno al MCF
stardo finivo per discutenuove provocazioni
re sempre e lo stesso Dario
d’amore.
Fo (ho fatto parte della Com-
MORISS
È alla Rassegna Internazionale
Clown del Teatro Fontana, tra il
1983 e il 2002, che ho conosciuto tutti i grandi clown, da
Bustric a Dimitri, ed è forse con
Jango Edwards che mi sono innamorato del clown. Quando
ho cominciato ad esibirmi in
strada venivo dal teatro, dal Leoncavallo e dalla cultura punk
(e per me tutti i punk dovevano
essere dei clown!). Non volevo
esibirmi come artista di circo,
né partecipare agli spettacoli
televisivi, di fronte ad un pubblico che desiderava solo farsi
quattro risate; volevo relazionarmi con persone che avessero bisogno di cambiare. Ma mi
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w w w. j u g g l i n g m a g a z i n e . i t
pagnia Fo-Rame per diversi anni) a volte non mi sopportava.
Così nell’89 ho scelto: ho fondato la mia Scuola all’interno
del Teatro Sala Fontana e con i
miei allievi, da subito, ho capito che volevo essere un clown
al servizio della gente che ha
bisogno. Quando entravo in
ospedale mi dicevano: “faccia il
clown ma non mi tocchi”, io
invece volevo entrare nella
sfera personale dei degenti,
soprattutto dei bambini che te
lo chiedono apertamente. Nel
2000 sono andato in Senegal
con una Onlus, per un progetto
che prevedeva di creare uno
spettacolo con attori del posto
e portarlo a Milano. Ma lì mi
sono appassionato a tutti i
bambini, i ragazzi, la gente del
foto di
Gabriele Zucca
e Simona Boccedi
photografo.it
luogo… e ho creato una
scuola di circo di quartiere. Da buon testardo li ho
praticamente costretti a
imparare la giocoleria, i trampoli, a costruirsi gli attrezzi, e
alla fine tutto il quartiere passava in qualche modo dalla
scuola e imparava qualcosa.
Un’esperienza indimenticabile.
Poi il destino mi ha portato nel
quartiere Isola dove ho spostato la mia Scuola, e dove finalmente, in un’atmosfera davvero unica, il MCF è nato.
IL MCF
Quando siamo arrivati non esistevano tutti quei grattacieli:
l’Isola era lo storico quartiere
covo di ladri e centri sociali.
Montavamo il tendone nell’unico spazio verde disponibile e condividevamo gli spazi
culturali di allora. Poi sono sorti
i grattacieli, e ora il festival convive con loro, al punto che oggi
il nostro Circo Bussa - lo chapiteau più piccolo, luogo di incontro tra artisti e pubblico a fine spettacoli - viene montato
sul cavalcavia vicino ai grattacieli, e nel progetto di riqualificazione è già previsto uno spazio per ospitarlo!
Con gli anni la gente del quartiere si è appassionata al MCF e
oggi partecipa con entusiasmo
sin dalla fasi di preparazione e
di decorazione delle strade. È