Juggling Magazine march 2014, n.62 | Page 20

Jug n 62:JUG new 17/03/14 18:37 Pagina 18 XXX GOLDEN CIRCUS 21 dicembnre / 12 gennaio 2014, Roma www. goldencircusfestival.it intervista a Liana Orfei e Paolo Prestipino foto di Daniele Rotondo Liana Orfei Il Festival Internazionale di Roma Capitale Golden Circus nasce nel 1984 da un'idea di Paolo Pristipino, come omaggio al Principe Ranieri, che aveva ridato lustro e dignità con il suo festival al circo francese, un circo che andava alla deriva con spettacoli di basso livello. Fummo noi, Paolo come organizzatore, insieme a Liana, Nando e Rinaldo Orfei a servire le strutture che ospitavano le prime edizioni del festival di Montecarlo, e con il Golden Circus cercammo di restituire anche in Italia una antica dignità al Circo Italiano, che privilegiava le bellezze delle strutture all'importanza dello spettacolo. Fin dall'inizio desideravamo presentare sia la grande novità del nuovo circo sia le stelle del circo di tradizione. Una miscela che rispecchiava le due anime dei fondatori: io che venivo da una famiglia circense e apprezzo la tradizione e Paolo, che viene dal mondo dei "fermi", con una propensione per tutte le nuove proposte. Io venivo da un mondo dove ogni movimento doveva rispettare i codici estetici alla perfezione, mentre nel nuovo circo una spaccata poteva essere fatta in tanti modi originali. Una cosa che poi ho sposato in pieno, perché mi stimolava, mi incuriosiva come potessero inventarsi tante cose nuove, per certi versi stonate. I primi spettacoli del nuovo genere 18 w w w. j u g g l i n g m a g a z i n e . i t li ho incontrati per strada, ma anche nell'avanspettacolo, nei cabaret. Questo settore si è sviluppato in diverse situazioni, al contrario del circo di tradizione il cui ambito rimaneva sempre e solo sotto i tendoni, con un genere ben codificato. E così al Golden abbiamo cominciato a mettere insieme i due generi, facendoli anche stridere tra di loro, generando curiosità e stupore. Inserendo un cantante di lirica, oppure una colonna sonora, oppure una celebre violoncellista polacca che suonava sotto un numero aereo. Vivevo tutto questo con molta angoscia, temendo che il pubblico non lo capisse. E invece ogni anno arrivava una conferma. Il Golden è nato fin dall'inizio con questa caratteristica. Abbiamo sempre cercato la novità e lo spettacolo, il vecchio e il nuovo insieme, ma abbiamo lavorato anche alla coreografia, alla musica, ai costumi, affinché ci fosse sempre un racconto, quasi una favola in scena, e non solo una nuda successione di numeri come succede nei festival circensi. Il duo ucraino-moldavo di giocolieri di quest'anno è un esempio di narrativa al cui interno ttrova spazio la giocoleria. Cerchiamo sempre, quando é possibile, numeri che comprendono un contesto narrativo. Il Circo in Italia per il grande pubblico è ancora un circo di leoni, zebre, tigri, e io sono stata la prima a portare i cavali in libertà che raccontassero del loro rapporto con l'uomo e non solo freddi esercizi di bravura e tutto intorno piume e lustrini. E non è facile far capire al pubblico che il nostro spettacolo non è quello dei circhi che transitano per Roma, nè nella programmazione nè nel costo del biglietto. Io cerco di mettermi nella mente del nostro pubblico, spesso di famiglie, e so che offrire uno spettacolo di solo circo contemporaneo o solo circo di tradizione non riscuoterebbe il successo dovuto. Per me e Paolo, il tradizionale ha un futuro solo se affiancato al circo contemporaneo, e la longevità del Golden Circus è una nota di grande orgoglio per tutta l'equipe che ci ha seguito in questi anni e che ha creduto in questa visione. Paolo Prestipino Il Circo è lo spettacolo più antico del mondo, musa ispiratrice di tutte le espressioni artistiche, oggetto di molte critiche perché troppo spesso giudicato senza avere la piena cognizione della sua storia