territorio cittadino sfiora le 15.000 persone l’anno! Fin dall’inizio
l’obiettivo di Circus Rotjeknor era contribuire alla promozione
della coesione sociale allo sviluppo emozionale e motorio dei
bambini. Siamo sempre stati impegnati anche nel sociale con
progetti di circo per fasce disagiate, coinvolgendoli nei nostri
Marcel van Oostrom
Seppe Dankers
drammaturgia, l’arte plastica, Picasso, Picasso agganciato al circo,
o altro. Sollecitiamo sempre gli insegnanti ad andare nel profondo piuttosto che lavorare su programmazioni generali. Un’altra
delle nostre attenzioni è la prevenzione e la sicurezza, un soggetto molto dibattuto anche all’interno dell’intera FEDEC. In passato
abbiamo avuto tanti infortuni, forse anche perché oggi si tende a
sovrastimolare l’allenamento, e gli allivei stessi amano così tanto
il loro studio che trascorrono in palestra tante ore. Bisogna invece
riuscire a farli staccare, mandarli a cinema, ad un museo, a farsi
una passeggiata!
Con Circus Rotjeknor, pur non avendo un protocollo d collaborazione strutturato, abbiamo già tante modalità di scambio in corso.
Conosco bene la realtà e l’evoluzione del circo educativo in Europa, e ritengo importante investire nel settore giovanile, anche per
assicurare una base sempre più ampia di talenti per le scuole professionali. Quando Circus Rotjeknor organizza giornate aperte i
nostri allievi si esibiscono con piacere per il loro pubblico, e i
nostri insegnanti hanno la libertà di dare lezioni per loro in piena
autonomia. I nostri allievi utilizzano le loro strutture fino alle 3pm
e in occasione di grosse manifestazioni. Infine per 25 sabati l’anno una selezione di ragazzi ha la possibilità di fare lezione con i
nostri insegnanti, in un percorso pilota a metà strada tra il circo
educativo e quello professionale, una pratica che diventerà sempre più diffusa anche in altre scuole professionali.
laboratori e spettacoli. E sicuramente la prossimità con CODARTS
è un grande stimolo per tutti i nostri giovani allievi, che hanno la
possibilità di vedere l’impegno, la creatività, le abitudini dei giovani artisti impegnati nel loro percorso di formazione professionale. Abbiamo un performing group di giovani talentuosi che producono spettacoli sempre ben curati, grazie agli sforzi di molti
volontari.
Per noi la cosa più importante è l’ispirazione, noi non vogliamo
essere chiamati “scuola di circo” perché le scuole sono troppo
strutturate. Noi vogliamo solo organizzare l’inspirazione, dargli la
possibilità di crescere, ospitare un circo in cui lo sviluppo e il
divertimento dei bambini/ragazzi sono di primaria importanza.
Giochiamo insieme al circo, perché il circo è il nostro gioco!
j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 67 g i u g n o 2015
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