Juggling Magazine june 2015, n.67 | Page 26

3/7 maggio. Leuven (Belgio) www.circusgames.net/ di Elena Giussani foto di Edson Caballero Nei mesi in cui si fa un gran parlare di cibo e nutrimento, non poteva mancare un EXPLOsivo banchetto circense! Invitati circa una sessantina di ospiti tra coordinatori di scuole, insegnanti, giovani viaggiatori in Erasmus + o volontariato europeo. Ingredienti principali: giochi, giochi e poi ancora giochi per una quattro giorni di full immersion condita da sudore internazionale, pioggia belga e ricette ludiche! Questo il clima dell’International Circus Games Exchange, dove l’Ass. Giocolieri e Dintorni ha inviato tre operatori di circo educativo del progetto CircoSfera: Claudia Bellasi, Elena Giussani, David Bianchi (Giulivo), giocherelloni garantiti! Lo scambio è stato ospitato da Circus in Beweging, scuola di circo che vanta 25 anni di attività e un paio di chiese! Perché da quelle parti “scuola” è riduttivo, meglio “cattedrali del circo”, con tanto di inginocchiatoi, ex sacrestie ora costumerie e santi a benedire l’attività. I giochi sono stati divisi per tipologia: di riscaldamento, teatrali, rilassanti, tranquilli, in cerchio, da prendersi, con le palline… L’idea iniziale era del coordinatore Jono, poi ognuno poteva proporre varianti e giochi nuovi a tema. Così è capitato che finissimo di giocare, usando comandi in islandese o filastrocche italiane! Molto interessante è l’idea del Games Cook Book: un ricettario di giochi nuovi che possono nascere mescolando gli ingredienti di altri. La metafora culinaria è azzeccata: destrutturare i giochi, individuarne gli elementi essenziali per poi mischiarli e creare nuove ricette. Ad esempio, gli ingredienti potrebbero essere gli obiettivi, il numero dei giocatori, la tipologia, lo spazio. Le istruzioni potrebbero riguardare veloci- 24 w w w. j u g g l i n g m a g a z i n e . i t tà, emozioni, atmosfera, variazioni. Le spezie sono il contatto, la fiducia, la condizione fisica. Il desiderio è continuare a sperimentare concretamente le nostre attività, ricordando che sono sempre suscettibili di trasformazioni ed evoluzioni…un po’ come il condimento per la pasta! A tal proposito, non è mancato il tris di primi! Il tentativo di giocare nella stessa partita fino a tre giochi differenti che si accompagnano bene insieme: ad esempio ci si prende, si lancia un oggetto, si dice il proprio nome. Velocità, attenzione, conoscenza e…risate. Per la par condicio dei palati, abbiamo lavorato anche sulla trasformazione dei giochi in favore di situazioni particolari: come si modifica un gioco, se nel gruppo ci fosse una bambina futura promessa del pianoforte, a cui sono state assicurate le mani? Come si cambia la carbonara, se a cena c