La valutazione non deve essere intesa soltanto come funzione di controllo e di misurazione delle
conoscenze. Ha una valenza formativa e orientativa ed è parte integrante del processo educativo:
influisce sulla conoscenza di sé, sull’autostima, ma soprattutto sulla consapevolezza delle proprie
attitudini. Servirebbe quindi ad aiutare gli studenti a sviluppare le proprie potenzialità e ad
aumentare la motivazione.
Maria Angela Cerri
Riporto qui i paragrafi a pag. 6 e 7 del testo di Ennio Monachesi sulla Valutazione formativa:
1 - L’effetto alone
L’effetto alone si verifica quando un insegnante che apprezza molto una particolare
caratteristica, ad esempio l’ordine, se ne fa influenzare, spesso inconsciamente, nel valutare
anche altri aspetti ed indicatori, sopravvalutandoli, per gli alunni ordinati, e sottovalutandoli
per gli alunni disordinati ...
2 - L’”effetto pigmalione”
L’effetto Pigmalione è forse il più insidioso e si verifica quando l’insegnante ha verso gli alunni
delle aspettative pregiudiziali, positive o negative, dei “pre-giudizi”, che ne possono
influenzare l’atteggiamento ed il comportamento, favorendo, anche indirettamente, gli alunni
verso i quali l’insegnante ha delle aspettative positive, e viceversa. È la cosiddetta “profezia
che si auto-adempie” ...
3 - L’ “effetto stereotipia”
L’effetto stereotipia infine, consiste nell’irrigidire il giudizio su di un alunno, escludendo che la
sua situazione possa cambiare e migliorare, evolversi in positivo, come invece dovrebbe
proprio avvenire grazie ad interventi educativi e didattici efficaci ed appropriati, sebbene
spesso possano esservi serie difficoltà oggettive.
Annamalia Tancredi
La valutazione è efficace e costruttiva quando si fornisce un feedback chiaro e trasparente, quando
si offrono delle indicazioni su come il lavoro più migliorare e soprattutto quando c’è confronto e
condivisione tra le parti coinvolte.
Anastasia Spagnuolo
Per valutare le competenze occorre, in primo luogo, operare una scelta sul piano didattico e
perseguire obiettivi che stimolino l'attivazione di abilità ed atteggiamenti, oltre che di
conoscenze... Insomma è necessario compiere analisi ed autovalutazione del nostro "far scuola".
L'aspetto metodologico e l'impostazione didattica assumono un ruolo fondamentale ed occorre
interrogarsi anche su questo per orientare la valutazione degli studenti ed avviare eventuali azioni
correttive nella didattica, proprio alla luce di risultati non sempre positivi.
Marisa Badini
Accertare e misurare (e quindi tradurre in voto o giudizio ciò che uno conosce e sa fare) sono, a
mio giudizio, compiti della scuola superiore che dovrebbero essere affidati a terze persone. Chi
prepara gli studenti non dovrebbe essere colui che verifica e valuta. Dato che in Italia il discorso è
improponibile, cerco di risolvere il problema della valutazione condividendo il più possibile questo
momento con i colleghi. Un prezioso collaboratore è l’insegnante di sostegno col quale spesso mi
confronto in quanto è osservatore privilegiato del processo di insegnamento-apprendimento.
Paola Oggiano
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