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Credo che un grosso scoglio da superare sia la valutazione del cooperative learning, ossia quando i ragazzi lavorano in gruppi. Ho cercato di ovviarvi con una rubrica divisa in 5 parti, dove le prime tre parti valutano il lavoro di gruppo e le ultime due quello individuale ma solo se c ' è la presentazione del lavoro di fronte alla classe altrimenti non saprei come attribuire il voto. Mi son detta ' unico voto per tutti!' ma non credo sia giusto. Allora sto ovviando con una griglia di osservazione mentre il gruppo lavora e da lì faccio scaturire un voto. Inoltre cerco di assegnare sempre un compito preciso ad ogni componente del gruppo cosicché tutti condividano la responsabilità del successo come del fallimento. Giovanna Tanzillo
Con la mia collega usiamo le rubriche di valutazione, molto adatte al Game Based Learning che sperimentiamo. Solitamente le nostre rubriche sono tre: una che compila lo studente per un ' autovalutazione degli apprendimenti, due poi vengono compilate da noi docenti, una riguarda il singolo studente, l ' altra lavoro del gruppo. È sicuramente un ' attività molto impegnativa, ma in questo modo abbiamo un quadro abbastanza completo dell ' andamento del lavoro e dei risultati ottenuti. Monica Boccoli
Spesso, anche in presenza di griglie condivise, la valutazione risulta diversa a seconda del docente che le applica. Non è una critica, ma solo la constatazione del fatto che siamo esseri umani che valutano competenze e conoscenze di altri esseri umani. Nela scuola in cui lavoro usiamo da molti anni griglie elaborate, e condivise, a livello di dipartimento. Questo presenta 3 vantaggi: 1. le griglie non assicurano una valutazione oggettiva al 100 %, ma sono sicuramente di grande aiuto perché ci guidano e riducono lo scarto fra la valutazione dei docenti della stessa disciplina; 2. come docente mi sento“ serena” nelle valutazioni perché applicando le griglie uso lo stesso criterio per tutti gli alunni; 3. Gli alunni e i genitori leggono l ' applicazione della griglia come elemento di trasparenza, equità e valutazione basata su parametri chiari e ragionati. Graziella Del Tito
Considero molto efficace il processo metacognitivo che propongo ogni volta che restituisco le prove valutate. In genere lo faccio in classe e singolarmente solo nei momenti di " consulenza " che spesso propongo prima della consegna( specie per l ' elaborazione scritta). Perché questo, secondo me, segna di più il processo. Mentre la valutazione " secca ", comunque venga effettuata, si ferma al prodotto, al risultato e difficilmente crea uno spostamento migliorativo. Infine... io sogno una scuola senza voti, lettere, cuoricini o stelline. E con tanta tanta metacognizione in più. Non credo che sarebbe meno faticosa, ma di certo meno ansiogena per tutti e( ottimisticamente) più efficace e, sulla base dell ' esperienza personale, dunque limitata, possibile anche alla scuola secondaria di primo grado. Monica Boccoli
Approfondimenti
Materiale in lingua inglese, ricco di spunti di riflessione e ci è stato fornito nel Mooc di European Schoolnet Academy " Collaborative teaching and learning ":
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