In nome del rock italiano by Parisi & Romero | Page 8
Dietro, una voce conosciuta da Malta fino
all’avamposto estremo delle Alpi austriache, cercò di
schiarirsi. Poi si decise. Aggiunse:
«Pensa se ne avesse inventate due!»
«A be’ certo… Ma come due?»
«Artemisio, dove hai la testa: 1 radio inventata =
si ha diritto a un nome di aeroporto. 2 radio
inventate…»
«A 2 aeroporti. Ho capito» cercò di tagliare corto
l’autista un po’ scocciato dalla battuta.
Faceva veramente freddo.
Tanto.
L'estate e il concerto modenese sembravano
appartenere a un'altra epoca. Veniva quasi da dubitare
che fosse accaduto. Per quanto abituato ai successi
clamorosi, il cantante emiliano, stranamente e
diversamente dalle altre esperienze simili – perché,
cavolo se ne aveva realizzato di eventi ciclopici –
tornava spesso con la mente su quel palco che non
finiva mai.
Mai!
Pure il suo autista ci pensava spesso.
Anche se da subalterno, per la miseria, era stato
anche lui un partecipante.
Da quel punto di vista, era importante anche lui.
Eh, hai voglia!
Era importante come quelli che, nelle narrazioni
delle grandi architetture, vengono descritti come eroi
sconosciuti. Lo si trova sempre qualche storico che
probabilmente non ha mai alzato nemmeno un
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