In nome del rock italiano by Parisi & Romero | Page 26

«Io, l'hai visto anche tu, ce l'ho messa tutta a starmene tranquillo. Pazienza. Le farò l'autografo.» «Tra poco qui si scatenerà la ressa. Ci faranno partire in ritardo» si lamentò il ragazzo. La ragazza era proprio bella. Si avvicinò con un sorriso. E passò oltre. I due si guardarono straniti. La cacciatrice di firme continuò il suo percorso. Finché trovò chi cercava. Scambiò qualche parola e se ne tornò col suo trofeo. «Posso andare anch'io? Lo seguo da sempre e, visto che ne ho l'occasione, vorrei salutarlo. Bada un attimo tu ai bimbi» chiese alla moglie un ragioniere pronto per le vacanze invernali con la famiglia. «Stavolta è sicuramente per te» sottolineò John. «Speriamo che non abbia molte cose da chiedere» precisò il modenese. L'uomo indossò il miglior sorriso che avesse a disposizione e, con garbo, si avvicinò ai due. Quando fu a un metro parlò: «Buonasera» disse educato. E passò oltre. Non aveva molto da chiedere. Ad occhio, consumò 2 minuti, massimo 3. Poi strinse la mano al tipo, seduto più in là del duo capo e autista, dicendo che aveva da badare ai bimbi. E che gli aveva fatto piacere salutarlo. Ci fu un certo via vai. 26