Dall’ispirazione Liberty, punto fondamentale nell’arte di Gessi, è facile giungere al suo amore per
il Giappone; a suo dire, lo splendido Museo Chiossone di Genova, dove domina l’arte del Sol
Levante, produce in lui una tale folgorazione da indurlo a iniziare nuovi studi e approfondimenti
fino a intraprendere lunghi e appassionati viaggi (non turistici) in quella meravigliosa e lontana
terra.
D’altronde il Japonisme aveva già influenzato a fine Ottocento molta arte dell’Occidente soprattutto
in Francia, compresa molta Art Nouveau.
Possiamo citare Utamaro e Hokusai con le loro visioni orientali, poi il diffondersi delle stampe
giapponesi, con forme curvilinee, superfici illustrate, vuoti contrastanti e l’assoluta piattezza delle
loro composizioni.
Tutto ciò fu un’importante fonte di ispirazione per gli artisti di tutto il mondo.
Giorgio Gessi coglie momenti di assoluta poesia e li trasferisce sempre nel suo “medium”
prediletto, il vetro. Nascono così opere di grande liricità, come “Alba sul Fusjihama” dai delicati
colori e trasparenze magiche, che si ritrovano in “Aspettando la sera” e in “Airone al chiaro di
luna”. Gessi prende ispirazione anche da un altro famoso pittore naturalista di fine Ottocento,
Ohara Koson, davanti alle cui opere si rimane in silenzio come incantati da tanta bellezza.
Ci sono pure Geisha e Samurai con i loro straordinari vestimenti, a testimoniare una cultura
millenaria che ancora si ripropone ai giorni nostri, con le opere di Gessi.
Il “nudo femminile” è un genere artistico che ha sempre prodotto in ogni epoca forti suggestioni,
sia nell’artista che lo realizza, sia nell’osservatore.
Così è per Giorgio Gessi: i suoi “Nudi”, che egli chiama “Studi”, vivono con emozione nel “non
colore”. Su lastra nera la luce disegna attraverso l’incisione il corpo femminile. Nell’ombra tra visibile
e invisibile, le forme prendono vita e nuova vitalità, attivate mirabilmente attraverso la punta
diamantata, ferite e carezze insieme. Si rivive la magia di un momento dell’artista tra estasi e
bellezza, materia e spirito, simbolo e rivelazione.
Sul balenare improvviso di intensa femminilità, si chiude questo catalogo, ma non la ricerca di
Gessi, sempre proiettata a nuove emozioni private, da riversare nell’arte.
F.B.N.
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