Il vetro 1 | Page 6

Gessi utilizza la tecnica dell’incisione su vetro, tecnica in grado di trasformare una semplice lastra di vetro in opera artistica. Egli stesso ha descritto dettagliatamente, in altra parte di questo volume, il sapiente uso del mezzo tecnico per incidere la lastra vitrea, le sovrapposizioni per creare profondità e prospettive con effetti ottici molto particolari. Stupore e fascino per il vetro che si trasforma, suscitando magie visive di forti impatti. “Il vetro - racconta l’artista - mi consente effetti che non posso ottenere con la tela o con altri supporti. La passione per la pittura fin da ragazzo mi ha portato inizialmente a dipingere con la tecnica olio su tela. Con gli anni ho appreso altre tecniche, disegnando anche su pergamena, sulla quale realizzavo per lo più paesaggi, sino ad approdare alle incisioni su vetro. Ad esempio, i miei quadri hanno sei vetri sovrapposti, di cui tre incisi e tre trasparenti, per creare la profondità di campo, in altri termini la terza dimensione.” 6 L’incontro che ha cambiato la vita artistica di Giorgio Gessi è stato con le opere del pittore e scultore ceco Alfons Mucha, uno dei protagonisti indiscussi dell’Art Nouveau, che insieme a Gustav Klimt ha reso celebre lo stile Liberty nel mondo. Gessi cattura in modo personale quelle visioni ispirate alla Natura, caratterizzate dall’uso di linee morbide e da forme asimmetriche. Le reinventa con elementi strutturali propri, dove le figure femminili prendono vita in un evolversi simili a piante e fiori. Nascono così gli studi e le realizzazioni su vetro de “Le Quattro Stagioni”, con forme organiche e ornamenti a predilezione vegetale o floreale di contorno, in cui si inseriscono eleganti figure fem- minili, che flessuose si intrecciano alla Natura come forza creatrice dell’universo. Ogni stagione è riconoscibile in virtù dei simboli inequivocabili che catturano l’attenzione: sono raffigurate quattro tipologie di donne differenti che con i loro atteggiamenti nelle composizioni provocano le sensazioni delle diverse stagioni dell’anno. La Primavera si apre sognante con i suoi fiori appena sbocciati, l’Estate ha la luce intensa del sole, l’Autunno vive tra le foglie rosse e i frutti da cogliere, l’Inverno infreddolisce con il gelo di un paesaggio innevato. A distanza di qualche anno, l’artista si dedica a “I quattro tempi del giorno”, dove i morbidi corpi di donna ben interpretano le ore del Mattino, del Pomeriggio, della Sera e della Notte, su uno sfondo molto particolare. Tale scenario è una dedica deliziosa alle bellezze architettoniche del Varesotto, a cominciare dalla Collegiata di Castiglione Olona, per continuare con il Monastero di Torba, con l’Eremo di Santa Caterina del Sasso e, per la Notte, il Castello Visconteo di Somma Lombardo. Ognuno di questi splendidi monumenti evoca misteri e magie nella loro storia, che i colori delicati e l’oro dei decori suggeriscono e sottolineano.