Gessi utilizza la tecnica dell’incisione su vetro, tecnica in grado di trasformare una semplice lastra
di vetro in opera artistica. Egli stesso ha descritto dettagliatamente, in altra parte di questo volume,
il sapiente uso del mezzo tecnico per incidere la lastra vitrea, le sovrapposizioni per creare
profondità e prospettive con effetti ottici molto particolari. Stupore e fascino per il vetro che si
trasforma, suscitando magie visive di forti impatti.
“Il vetro - racconta l’artista - mi consente effetti che non posso ottenere con la tela o con altri
supporti. La passione per la pittura fin da ragazzo mi ha portato inizialmente a dipingere con la
tecnica olio su tela. Con gli anni ho appreso altre tecniche, disegnando anche su pergamena,
sulla quale realizzavo per lo più paesaggi, sino ad approdare alle incisioni su vetro. Ad esempio,
i miei quadri hanno sei vetri sovrapposti, di cui tre incisi e tre trasparenti, per creare la profondità
di campo, in altri termini la terza dimensione.”
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L’incontro che ha cambiato la vita artistica di Giorgio Gessi è stato con le opere del pittore e scultore
ceco Alfons Mucha, uno dei protagonisti indiscussi dell’Art Nouveau, che insieme a Gustav Klimt
ha reso celebre lo stile Liberty nel mondo.
Gessi cattura in modo personale quelle visioni ispirate alla Natura, caratterizzate dall’uso di linee
morbide e da forme asimmetriche. Le reinventa con elementi strutturali propri, dove le figure
femminili prendono vita in un evolversi simili a piante e fiori.
Nascono così gli studi e le realizzazioni su vetro de “Le Quattro Stagioni”, con forme organiche e
ornamenti a predilezione vegetale o floreale di contorno, in cui si inseriscono eleganti figure fem-
minili, che flessuose si intrecciano alla Natura come forza creatrice dell’universo. Ogni stagione è
riconoscibile in virtù dei simboli inequivocabili che catturano l’attenzione: sono raffigurate quattro
tipologie di donne differenti che con i loro atteggiamenti nelle composizioni provocano le sensazioni
delle diverse stagioni dell’anno. La Primavera si apre sognante con i suoi fiori appena sbocciati,
l’Estate ha la luce intensa del sole, l’Autunno vive tra le foglie rosse e i frutti da cogliere, l’Inverno
infreddolisce con il gelo di un paesaggio innevato.
A distanza di qualche anno, l’artista si dedica a “I quattro tempi del giorno”, dove i morbidi corpi
di donna ben interpretano le ore del Mattino, del Pomeriggio, della Sera e della Notte, su uno
sfondo molto particolare. Tale scenario è una dedica deliziosa alle bellezze architettoniche del
Varesotto, a cominciare dalla Collegiata di Castiglione Olona, per continuare con il Monastero di
Torba, con l’Eremo di Santa Caterina del Sasso e, per la Notte, il Castello Visconteo di Somma
Lombardo. Ognuno di questi splendidi monumenti evoca misteri e magie nella loro storia, che i
colori delicati e l’oro dei decori suggeriscono e sottolineano.