Storia di copertina • Frati Parma 1947
Paolo Gabriele di Spazio Genio con Francesca Frati: si discute e ridiscute, poi però i risultati si vedono.
Uno sguardo dal punto di vista del laboratorio della pasta che è ben visibile ai clienti con due vetrate, una a fianco e una dietro al bancone dei prodotti da forno.
SPAZIO GENIO
CONCRETIZZARE LE IDEE E I DESIDERI DEI CLIENTI
Per Spazio Genio, Frati è stato una sfida e una soddisfazione allo stesso tempo. Lo si legge dallo sguardo soddisfatto di Paolo Gabriele che ci accoglie nel locale di Felino: « Non ci conoscevamo prima, ci siamo visti la prima volta qui in cantiere, mi hanno dato la planimetria e due mesi di tempo. Abbiamo progettato tutto, anche la parte del laboratorio e del magazzino. La cosa più complessa è stata mettere insieme le aspettative di diverse persone, ci siamo incontrati almeno otto volte, ed è stato fondamentale dialogare e capirsi per ottenere il risultato sperato e desiderato da tutti. Francesca, per esempio, voleva un locale unico, in stile nordico, giovane. Siamo partiti dalla palette di colori del logo e li abbiamo distribuiti nelle varie zone. Abbiamo scelto un legno chiaro africano( okoumè) per il banco gastronomiapane, nello stile abbiamo ripreso le cassepanche di una volta; lo stesso legno è usato per le cassette del pane. Le piastrelle verde salvia in gres porcellanato sono state una mia piccola battaglia vinta, la difficoltà è riuscire a trovare un compromesso tra funzionalità ed estetica, ma penso di aver introdotto nel contesto un elemento un po’ più naturale. Un altro azzardo è stato il soffitto color caramello, anche su quello si sono fidati e il risultato è davanti a nostri occhi ». Il locale è immenso, entrando ci si trova davanti il pane, che resta il cuore di Frati, con la cassa automatica, volgendo lo sguardo a sinistra troviamo il banco gastronomia e la pasta fresca, che si affacciano sul laboratorio dove la sfoglina sta farcendo dei tortelli di zucca. Nell’ angolo ci sono due vetrine per la pasticceria fresca. Camminando verso destra c’ è l’ esposizione dei prodotti per la prima colazione e, girato l’ angolo, la caffetteria con lo spazio per il lavaggio nel retrobanco, e per fortuna perché le persone al lavoro sono tante e c’ è parecchia frenesia. Il banco della caffetteria è fatto con mattoni di terracotta, anche questa una scelta di Francesca. Di fronte, tavoloni con sgabelli che danno l’ idea di condivisione e convivialità. Ci si sposta infine verso un’ ampia sala separata e insonorizzata dove campeggia il logo Frati su un fondo fatto di pannelli di trucioli di legno di abete impastato con cemento Portland a vista, decorativi e fonoassorbenti allo stesso tempo. « Questa sala potrà ospitare feste o riunioni aziendali, abbiamo anche messo uno schermo touch screen che potrà essere usato dai clienti per mostrare le loro presentazioni mentre mangiano un biscotto artigianale insieme a un buon caffè o consumano dei finger food », interviene Francesca. gioco Paolo Gabriele di Spazio Genio. Lui ha dato una mano davvero importante per tradurre le nostre idee, i nostri spunti creativi e i nostri bisogni in maniera pratica e tangibile. E devo dire che non è stato semplice, per lui intendo, abbiamo fatto diversi incontri prima di arrivare alla fine e gli abbiamo dato poco tempo. Però ce l’ abbiamo fatta, siamo riusciti a trasmettere quello che volevamo, a raccontare la nostra storia, una storia ricca e semplice allo stesso tempo ».
Comunicare è importante …
… in tutti i sensi. Il progetto del locale di Felino non avrebbe visto la luce senza la comunicazione tra
Spazio Genio e la famiglia Frati, inoltre la comunicazione è, per il“ Frati 3.0”, fondamentale. « Continuiamo a fare tutto come una volta, ma adesso lo comunichiamo, non solo ai clienti in negozio- pure attraverso l’ ambiente- ma anche sui social. Ancor prima dell’ apertura abbiamo creato aspettativa nel pubblico, tant’ è che quando abbiamo pubblicato la locandina della festa di apertura di sabato 8 novembre, qualcuno ci ha scritto deluso perché ricordava il giorno dell’ a- pertura in data 3, come del resto è stato. Li abbiamo tranquillizzati rispondendo che avremmo aperto come programmato. L’ 8 ci sarà una grande festa che io e mia sorella stiamo preparando da tempo. Non è
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