Pane e disciplinari • Piadina romagnola
linea per l’ ottenimento dell’ Igp », spiega il presidente Alfio Biagini del Consorzio dedicato, che non ha fini di lucro, ma è appunto istituito per tutelare, promuovere e valorizzare le peculiarità del prodotto tipico, oltre a far applicare il disciplinare, testo di riferimento per la produzione che rispetta la ricetta tradizionale della“ piadina romagnola” o“ piada romagnola”, di spessore da 4 a 8 millimetri. Con le sue due varianti“ classica” e alla“ riminese”, si realizza a base di farina di grano o farro, acqua, sale strutto, o olio di oliva. A piacere si possono aggiungere bicarbonato, latte vaccino o miele. Il colore bianco-avorio ha tipiche macchie ambrate date dalla cottura, l’ odore é simile a quello del pane appena sfornato. « Da quando abbiamo cercato di proteggere il prodotto c’ è più conoscenza e un maggiore ritorno economico. Le Igp e Dop dei prodotti italiani hanno visto un maggiore incremento del venduto, e una grande attenzione anche da parte dei giovani.- sottolinea Biagini- La tutela da parte del Ministero è stata ottenuto nel 2011, mentre l’ Igp da parte della comunità europea nel 2014 e nel 2017 mandato di tutela al Consorzio di promozione e tutela della piadina romagnola IGP ».
I numeri e le aziende della piadina romagnola
Nel 2024 la produzione di piadina romagnola Igp ha superato le 26mila tonnellate con un aumento del 2,17 % rispetto al 2023. Secondo il Rapporto Ismea-Qualivita 2024 sulla Dop Economy, la piadina romagnola Igp si conferma leader in Romagna dei prodotti certificati ma occupa il secondo posto nazionale nella voce“ altre ca-
tegorie Dop e Igp”, quella relativa ai prodotti panificati, pasta pasticceria e cioccolato, confermandosi invece leader nella sua categoria, dei panificati, con 62 milioni di euro sui 115 totali. Le zone vocate sono le province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e Bologna fino al fiume Sillaro, unite nel consorzio di promozione e tutela che dopo anni di battaglie, riesce il 24 ottobre 2014 a rendere il simbolo della Romagna un prodotto a indicazione geografica protetta dall’ Unione europea. « Attualmente le aziende associate sono 12- spiega ancora il presidente Biagini-. Sono realtà di diversa grandezza fra aziende artigianali, industriali e chioschi appartenenti alle zone della Romagna. Gli ingredienti non devono essere necessariamente della Romagna, ma nella ricetta vengono indicati quali utilizzare, come e in che proporzioni, in modo da mantenere la propria unicità. Inoltre, c’ è da dire che il sistema industriale è simile alla produzione di chi realizza a mano ».
Il disciplinare
Secondo il disciplinare, la piadina Igp deve essere prodotta solo in Romagna e tutte le fasi della produzione devono avvenire sul territorio, e certificate dall’ ente preposto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. « La verifica del rispetto delle prescrizioni del presente Disciplinare è eseguita da un organismo di controllo autorizzato dal Ministero secondo quanto stabilito dall’ articolo 37 del regolamento UE n. 1151 / 2012- spiega Manuela Brancatisano, responsabile comunicazio-
La piadina romagnola viene prodotta sia con metodo artigianale sia industriale.
84 www. italiangourmet. it