IL MISTERO DI BELICENA VILLCA - prima parte (ITALIANO) IL MISTERO DI BELICENA VILLCA parte 1 - (ITALIANO) | Page 80
È evidente perché a quest'adorazione si dava il nome di "La Vergine Bianca del Bambino
di Pietra" o "Nostra Signora del Bambino di Pietra". In cambio non è molto chiaro il nome
"Nostra Signora della Grotta" visto che, a parte la menzione fatta dai Signori di Tharsis a
proposito del luogo dell’apparizione della Vergine, la "grotta" non faceva parte per niente
del Culto. Però il caso era che la Vergine, come ho appena descritto, rappresentava
chiaramente Ama, la Madre di Navutan , che gli Atlanti bianchi chiamavano "La Vergine di
K'Taagar” dato che pretendevano che Essa si trovasse ancora nella Città degli Dei
Liberatori. Ma che significa K'Taagar? È un'agglutinazione tre parole antichissime: la prima
è "Hk", nella quale solo si conserva la "K" finale, che era per gli Atlanti bianchi un Nome
generico di Dio: con Hk erano soliti riferirsi all’Inconoscibile come agli Dei Liberatori; la
seconda è "Ta" o "Taa", che significa Città: non una qualunque Città ma la Città
Iperborea, la Città degli Atlanti bianchi; e la terza è "Gr" o "Gar", che equivale a Cripta,
grotta o recinto sotterraneo. K'Taagar vuol dire, quindi, approssimativamente: "La Città
Sotterranea degli Dei Liberatori". Con la soppressione della lettera "K" e la trasposizione
delle restanti parole, altri popoli si sono riferiti alla stessa Città come Agarta, Agartha, o
A'grta, che significa letteralmente " Città Sotterranea". La Vergine di K'Taagar è anche la
Vergine di Agartha. Però "A'grta" può essere interpretato anche come "la grotta": sorge
così la vera origine dell'ingegnosa denominazione "Nostra Signora della Grotta" che i
Signori di Tharsis adottarono per riferirsi pubblicamente alla Vergine di Agartha.
In conclusione,quando fu dettata la legge imperiale del 392 D.C. che reprimeva la pratica
dei Culti pagani, i Signori di Tharsis erano già Cristiani, cattolici romani e sostenevano
nella loro ecclesiae propiae il Culto a Nostra Signora della Grotta, la Vergine di Agartha.
Non è che con questo cambio avessero rinunciato al Culto del Fuoco Freddo: in verità, per
celebrare quel Culto non si richiedeva nessuna immagine. Fu la necessità figurativa dei lidi
quella che, al "perfezionare la Forma del Culto", introdusse in passato l'immagine di
Pyrena. Però Pyrena era il Fuoco Freddo nel Cuore e la sua rappresentazione più
semplice consisteva nella Lampada Perenne: agli Eletti della Dea a coloro che ancora
credevano nella Sua Promessa, solo doveva bastare la Lampada Perenne, visto che il
Rituale e la Prova del Fuoco Freddo dovevano adesso realizzarsi interiormente. Così che,
tutto l'Antico Mistero del Fuoco Freddo era esposto alla vista in quella Basilica della Villa di
Turdes. Ma, come anticamente, come sempre, solamente gli Uomini di Pietra lo
comprendevano. Solamente Essi sapevano, quando pregavano nella Cappella, che lo
Sguardo della Vergine di Agartha e quello del Bambino di Pietra, erano fissati sulla
Fiamma della Lampada Perenne; e che questa Fiamma danzante era Pyrena, era Frya, la
Consorte di Navutan , che esprimeva con la sua danza il Segreto della Morte.
Appena iniziato il secolo IV, tre popoli barbari si lanciano all'assalto della Spagna: due
sono germanici, i suebi ed i vandali e l'altro, quello degli alani, iraniano. Nella divisione che
fanno, agli alani tocca occupare la Lusitania e parte della Betica, inclusa la regione della
Villa di Turdes: arrivano nel 409 e, negli otto anni che riescono a sopravvivere nella
regione, la loro presenza si riduce all’usufrutto in profitto proprio delle tasse corrispondenti
ai funzionari romani e al periodico saccheggio di alcuni villaggi. Per far fronte all'invasione,
il Generale romano Flavio Costanzo, in nome dell'Imperatore Onorio, contratta il Re Walia
dei visigoti mediante un foedus firmato nell'anno 416: con questo trattato i visigoti
accettano di combattere, in qualità di federati dell'Impero, contro i popoli barbari che