IL MISTERO DI BELICENA VILLCA - prima parte (ITALIANO) IL MISTERO DI BELICENA VILLCA parte 1 - (ITALIANO) | Page 69

buona disposizione dimostrata furono ricompensati con una fattoria localizzata molto vicino al luogo della scomparsa Tartesso, dove avrebbe vissuto di lì in avanti la "famiglia Tharsis", salvo i membri che svolgevano funzioni nelle città o accompagnavano i Barcidi nei viaggi di ispezione. Finché durò l'occupazione cartaginese, nonostante la protezione assicurata dai Barcidi, la tranquillità fu scarsa dovuto alle costanti minacce dei Golen che esplorarono palmo a palmo la regione cercando la Spada Saggia e avevano aggiunto adesso la morte di venti dei suoi alla lista di imputazioni da saldare da parte della Casa di Tharsis. Alla morte di Amilcare Barca, nel 228 A.C., gli succede suo figlio Asdrubale Barca, però, dopo essere stato assassinato nel 220 A.C., assume il comando dell'esercito cartaginese il figlio di quest'ultimo, Annibale Barca. Il nipote di Amilcare invade la colonia greca di Sagunto nell'anno 219 A.C., che si trovava sotto la protezione di Roma, e inizia con questa azione la seconda guerra punica, sarebbe finita nelle 201 A.C., con la resa incondizionata di Cartagine. 30 anni dopo la distruzione di Tartesso, la Spagna si ritrovava libera per sempre dall'invasore cartaginese! Però già era tardi per Tartesso: il nuovo occupante romano non avrebbe abbandonato la penisola fino alla distruzione del suo stesso impero, 600 anni più tardi. La Spagna dell'Alto Impero Romano Con i romani la Casa di Tharsis ebbe un relativo buon periodo infatti fu considerata come nobiltà locale alleata e le furono restituite le funzioni di governo della regione, adesso provincia romana, soggetti alla legge della Repubblica ed all'autorità di un proconsole o propretore. La regione dell'antica Tartesso, tra i fiumi Tinto ed Odiel, rimase compresa nella provincia della "Betica", denominata così per il fiume Betis, oggi Guadalquivir, che si estendeva fino al fiume Anas, oggi Guadiana, frontiera della Lusitania; i romani dettero ai tartessi il nome di "turdetani" ed alla tartesside quello di "turdetania": in pochi decenni la