IL MISTERO DI BELICENA VILLCA - prima parte (ITALIANO) IL MISTERO DI BELICENA VILLCA parte 1 - (ITALIANO) | Page 50

uno nella lavorazione del Volto e l'altro della criniera di serpenti, intanto che tre aiutanti si occupavano di praticare il buco nella nuca che era connesso con gli Occhi della Dea; l'opera non fu pronta prima di cinque anni poiché, anche quando gli strumenti di ferro dei lidi permisero andare avanti molto all'inizio, la rifinitura lucida che pretendevano dare ebbe bisogno di lunghi anni di lavoro: in verità, i tartessi continuarono a lucidare durante decenni la Testa di Pyrena, fino a dotarla di un impressionante realismo. La necessità che sentivano i lidi di contemplare una manifestazione figurativa della Dea era propria dell'Epoca: i popoli del Patto Culturale sperimentavano allora una generalizzata caduta nell'essoterismo del Culto, che li portava ad adorare gli Aspetti più formali ed apparenti della Divinità. I popoli sentivano che gli Dei si ritiravano da dentro di loro, però solo potevano trattenerli da fuori: perciò si afferravano con disperazione ai Corpi ed ai Volti Divini ed a qualunque forma naturale che li rappresentasse. Pertanto, non deve sorprendere l'intenso fervore religioso risvegliato nei popoli e la straordinaria diffusione geografica che produsse il Culto del Fuoco Freddo dopo la trasformazione del Menhir. Oltre ai tartessi, orgogliosi depositari della Promessa della Dea, uomini appartenenti a mille popoli differenti pellegrinavano fino al "Bosco Sacro di Tartesso" per assistere al Rituale del Fuoco Freddo: fra gli altri, venivano gli iberici ed i liguri da tutti gli angoli della penisola ed i brillanti pelasgi dall'Etruria, i corpulenti berberi della Libia ed i silenziosi spartani della Laconia, i pitti tatuati di Albione, ecc... E tutti coloro che giungevano fino a Pyrena erano disposti a morire. A morire, sì, perché questa era la condizione della Promessa, il requisito della Sua Grazia: come tutti i suoi adoratori sapevano, la Dea aveva il Potere di convertire l'uomo in un Dio, di elevarlo al Cielo degli Dei; inoltre, come tutti anche sapevano, i rari Eletti che Essa accettava dovevano passare previamente per la Prova del Fuoco Freddo, cioè, per l'esperienza del Suo Sguardo Mortale; e quest'esperienza generalmente terminava con la morte fisica dell'Eletto. D'accordo con quello che sapevano i suoi adepti e senza che tale certezza diminuisse di una virgola il loro fascino per Lei, erano molti di più gli Eletti che erano morti di quelli che erano inconfutabilmente rinati; coloro che ricevevano il Suo Sguardo di certo cadevano; e molti, la maggior parte, non si alzavano mai più; però alcuni sì lo facevano: e questa remota possibilità era più che sufficiente per gli adoratori della Dea per decidere di rischiare tutto. Coloro i quali si fossero risvegliati dalla Morte sarebbero stati coloro che veramente avrebbero consegnato i loro cuori al Fuoco Freddo della Dea e che essa avrebbe ricompensato prendendoli come Sposi: a causa della Sua Grazia, al momento di rivivere, l'eletto già non sarebbe stato un essere umano di carne ed ossa ma un Uomo di Pietra Immortale, un Figlio della Morte. Questi titoli al principio costituirono un enigma per i Signori di Tharsis, che furono quelli che introdussero la Riforma del Fuoco Freddo nell'Antico Culto a Belisana, poiché affermavano di averli ricevuti per ispirazione mistica direttamente dalla Dea, anche se supponevano che si riferissero ad una condizione superiore dell'uomo, vicina agli Dei o ai Grandi Antenati. Però in seguito quando tra gli stessi Signori di Tharsis ci furono Uomini di Pietra, la risposta si fece immediatamente chiara. Ma successe che questa risposta non era adatta per l'uomo addormentato e neanche per gli Eletti che con più fervore adoravano la Dea: gli Uomini di Pietra avrebbero taciuto questo segreto, del quale avrebbero parlato solamente fra di loro, e avrebbero formato un Collegio di Gerofanti tartessi per preservarlo. Da lì, sarebbero stati i Gerofanti tartessi, cioè, i miei antenati trasmutati dal Fuoco Freddo, quelli che avrebbero controllato la marcia del Culto.