IL MISTERO DI BELICENA VILLCA - prima parte (ITALIANO) IL MISTERO DI BELICENA VILLCA parte 1 - (ITALIANO) | Page 35

compimento di un disegno specifico il cui contenuto non avrebbe avuto relazione necessaria con le mete ed obiettivi della comunità culturale alla quale apparteneva la Stirpe eletta; incluso, a seconda dell'Epoca, il disegno sarebbe potuto risultare incomprensibile o semplicemente scontrarsi contro i canoni culturali in voga. Però niente di questo sarebbe importato perché la missione era plasmata nel sangue familiare, nell'albero della Stirpe ed i rami discendenti si sarebbero inevitabilmente mossi in direzione del disegno, in uno sforzo sovrumano incosciente per superare la caduta spirituale. Naturalmente, il disegno specifico descriveva l'archetipo che bisognava comprendere nel sangue, con il Simbolo dell'Origine, per trascenderlo ed arrivare fino alla Forma Increata. Ad alcune famiglie, per esempio, si dette l’incarico di realizzare la perfezione di una pietra, di un vegetale, di un animale, di un simbolo, di un colore, di un suono, di una funzione organica determinata o di un istinto,ecc... La perfezione del disegno previsto richiedeva di penetrare nella sua intima essenza fino a toccare i limiti metafisici, vale a dire, fino a conformarsi alla forma perfetta dell'Archetipo creato: di conseguenza, considerando che l'Archetipo creato è solo una semplice copia della Forma Increata, sarebbe stato possibile orientarsi nuovamente in direzione dell'Origine se si fosse compreso l'Archetipo con il Simbolo dell'Origine presente nel Sangue Puro; e lì stava la Saggezza. La missione familiare non culminava, perciò, con la semplice comprensione trascendente dell'archetipo creato ma esigeva la sua ri-creazione spirituale. Partendo da una qualità esistente nel mondo, si sarebbe tornati su di essa più e più volte, instancabilmente, durante eoni, fino a penetrarne l'intima essenza per raggiungere la sua perfezione archetipica: si sarebbe ri-creata, allora, la qualità nello Spirito e sarebbe stata compresa con il Simbolo dell'Origine. Solo così sarebbe data la condizione di Esistenza per lo Spirito, solo così lo Spirito sarebbe stato qualcosa di esistente al di là del creato: non percependo l'illusione del creato ma ricreando la percezione nello Spirito e comprendendolo con l’Increato. Al compiere in questo modo la missione familiare, il sangue astrale, non l'emoglobina, si sarebbe purificato ed avrebbe reso possibile una trasmutazione che è propria degli Iniziati Iperborei o Guerrieri Saggi, la quale trasforma l'uomo in un super uomo immortale. Nel corso di questa via non evolutiva, i convocati, i chiamati a compiere con la missione familiare, saranno capaci di creare "magicamente" varie cose. Gli Iniziati nel Mistero del Sangue Puro ottengono, per esempio, un vino magico, soma, haoma o amrita;dopo una distillazione millenaria del liquore designato, questo è incorporato nel sangue, ri-creato, come un nettare della trasmutazione. Anche la manipolazione del suono permette di raggiungere un'armonia superiore, una musica delle alte sfere; lo Spirito, vibrando una nota unica, om, ricrea l'essenza ineffabile del logos, il Verbo Creatore. Tanto quel nettare come questo tipo di suono, come altre forme archetipiche somiglianti, possono essere ricreate nello Spirito e comprese attraverso il Simbolo dell'Origine, comprese attraverso l’Increato, aprendo così le porte all'Origine ed alla Saggezza. La vostra famiglia, dottor Siegnagel, fu destinata a produrre un miele archetipico, un succo dolce squisito. Fin da tempi remoti, i vostri antenati hanno lavorato tutte le forme dello zucchero, dal collettivo fino alla raffinazione; dalla melassa più grossolana fino al miele più eccellente. Un giorno finì il trattamento empirico e uno zucchero metafisico, cioè un Archetipo, si aggiunse al sangue astrale della famiglia, dando inizio ad un lento processo di raffinazione interiore che culmina in Voi. Oggi lo zucchero metafisico è stato regolato