IL MISTERO DI BELICENA VILLCA - prima parte (ITALIANO) IL MISTERO DI BELICENA VILLCA parte 1 - (ITALIANO) | Page 25

missione. Prima di tutto si sarebbe dovuto rispettare senza eccezioni il Patto di Sangue e mantenere, per quello, un'Aristocrazia di Sangue Puro. In questa Aristocrazia, che cominciava con i discendenti degli Atlanti bianchi, erano già stati selezionati i primi Re e le Guerriere Sagge che avrebbero custodito l'Aratro di Pietra e la Pietra di Venus: in effetti, al principio ogni popolo fu diviso per gradi di parentela in tre gruppi, ognuno dei quali aveva il diritto di usare gli strumenti litici e contribuiva, per la sua custodia comune, con una Guerriera Saggia; esse conservavano gli strumenti nell'internodi una grotta segreta e, quando dovevano essere utilizzati, erano trasportati dalle tre cose insieme; i tre gruppi del popolo, naturalmente, ubbidivano a uno stesso Re; con il passare dei secoli, come esporrò in seguito, la triplice divisione del popolo fu dimenticata, anche se perdurò per molto tempo il costume di confidare la custodia degli strumenti litici alle Tre Guerriere Sagge o Vraya. In considerazione di questo, tutti i Re e i Nobili di Sangue sarebbero stati Iniziati al Mistero del Sangue Puro: l'iniziazione sarebbe stata ai 16 anni,quando si affrontava la Pietra di Venus e si provava a osservare in essa il Segno dell'Origine. Chi avesse potuto osservarlo avrebbe disposto in quello stesso momento della Saggezza sufficiente per realizzare l'auto liberazione dello Spirito e partire in direzione dell'Origine. In più, se il Guerriero Saggio era un Re, o un Eroe che desiderava posporre la propria libertà spirituale in nome della liberazione della Razza, due sarebbero stati i passi da seguire. Il primo consisteva nel compiere l'ordine degli Dei Liberatori e "comprendere il serpente con il Segno dell'Origine", comunicando poi la Saggezza raggiunta ai restanti Iniziati. Una volta visto il Segno dell'Origine, il secondo passo dell'iniziato esigeva di non distogliere l'attenzione dalla Pietra di Venus perché in essa, nella sua concavità, un giorno si sarebbe visto il Segnale Litico di K'Taagar, ovvero, un'immagine avrebbe segnalato il cammino in direzione della Città degli Dei Liberatori. Questo principio avrebbe dato luogo a un segreta istituzione tra gli iberici, della quale parlerò molto successivamente, quella del Noyo e della Vraya, corpi di iniziati consacrati a custodire sempre e dovunque la Pietra di Venus e aspettare la manifestazione del Simbolo dell'Origine. Fu così che i discendenti o alleati degli Atlanti bianchi, che eseguivano il passo nella comprensione del serpente e la rappresentavano ora come la forma reale del rettile, ora astrattamente con la forma della spirale, furono universalmente presi per adoratori dei serpenti. Tale confusione fu impiegata malignamente per attribuire ai Guerrieri Saggi azioni e intenzioni oscure, con questo proposito il Nemico associò il serpente con le idee che più timore o ripugnanza causano nei popoli ignoranti della Terra: la notte, la luna, le forze demoniache, tutto quello che è strisciante o sotterraneo, l'occulto,ecc. in questo modo, mediante la volgarizzazione calunniosa e malintenzionata dei loro atti, giacché nessuno, tranne gli iniziati conosceva l'esistenza della Pietra di Venus e del Segno dell'Origine, si riuscì a incolpare i Guerrieri Saggi di Magia Nera, vale a dire, delle arti magiche più volgari quelle praticate con il concorso delle passioni del corpo e dell'Anima: curioso paradosso! Gli Iniziati del Ministero del Sangue Puro accusati di Magia Nera e umanità! Giustamente Loro i quali, per comprendere il serpente, simbolo totale della conoscenza umana, esistevano al di fuori dell'ambito umano.