IL MISTERO DI BELICENA VILLCA - prima parte (ITALIANO) IL MISTERO DI BELICENA VILLCA parte 1 - (ITALIANO) | Page 24

e quelli che avessero osservato su di essa il Segno dell'Origine sarebbero diventati "Iniziati nel Mistero del Sangue Puro", veri Guerrieri Saggi. Gli Atlanti bianchi affermavano che il loro avanzare continentale era guidato direttamente da un Grande Comandante Bianco che chiamavano Navutan . Questo comandante che solo essi vedevano e al quale dispensavano un profondo rispetto e venerazione, aveva la fama di essere quello che rivelò agli stessi Atlanti bianchi il Segno dell'Origine. La Pietra di Venus, lo Specchio del Sangue Puro, permetteva giustamente di ricevere al di fuori un riflesso del Simbolo dell'Origine: però quel riflesso, il Segno dell'Origine, non poteva essere comunicato né attraverso l'iniziazione né attraverso nessun'altra funzione sociale se nel recettore non era presente l'eredità del Simbolo dell'Origine. Anche fra gli Atlanti bianchi ci fu un tempo in cui solamente pochi, individualmente, riuscivano a conoscere il Simbolo dell'Origine. La difficoltà risiedeva nell'impossibilità di stabilire una corrispondenza fra il creato e lo Increato. Infatti, le Pietre di Venus erano state modificate strutturalmente dagli Dei Liberatori perché compissero la loro funzione. Con il proposito di risolvere questo problema e di dotare la loro Razza della Più Alta Saggezza, maggiore persino della Saggezza Litica da essi conosciuta, Navutan era sceso al Inferno. Perlomeno questo era quello che raccontavano gli Atlanti bianchi. Qui, lottò contro le Potenze della Materia però non riuscì a obbligarle a riflettere il Simbolo dell'Origine in modo che fosse visto da tutti i membri della sua Razza. A quanto pare fu Frya, la sua Divina Consorte, che risolse il problema: riuscì a manifestare il Segno dell'Origine mediante la danza. Tutti i movimenti della danza procedono dal movimento degli uccelli, dai loro Archetipi. La scoperta di Freya permise a Navutan di comprendere il Segno dell’Origine con la Lingua degli Uccelli e manifestarlo nello stesso modo. In più questa non era una lingua composta da suoni ma da movimenti significativi che realizzavano certi uccelli nell'insieme, specialmente i trampolieri, come l’airone o la gru e i gallinacei come la pernice, il pavone e il fagiano: secondo Navutan , per comprendere il Segno dell'Origine erano necessarie esattamente "tredici più tre Vrune", cioè, un alfabeto di 16 segni denominati Vrune o Varune. Grazie a Navutan e Frya, gli Atlanti bianchi erano Aruspici (de ave spicere), vale a dire, che avevano il talento di comprendere il Segno dell'Origine osservando il volo degli uccelli: la Lingua degli Uccelli rappresentava, per loro, una vittoria parziale dello Spirito contro le Potenze della Materia. Questa in sintesi sarebbe la Saggezza di Navutan : chi avesse capito l'alfabeto di sedici Vrune avrebbe compreso la Lingua degli Uccelli. Chi avesse capito il Segno dell'Origine avrebbe compreso il serpente. E chi avesse capito il serpente, con il Segno dell'Origine, avrebbe potuto essere libero nell'Origine. È chiaro che gli Atlanti bianchi non confidavano nella permanenza della Lingua degli Uccelli, la quale, nonostante tutto, era trasmessa ai loro discendenti del Patto di Sangue. Prevedevano che, al trionfare il Patto Culturale degli Atlanti scuri, la lingua sacra sarebbe stata prontamente dimenticata dagli uomini; in questo caso, l'unica garanzia del fatto che almeno qualcuno individualmente sarebbe riuscito a vedere il Segno dell'Origine, era costituita dalla Pietra di Venus. Con grande successo, basarono su di essa l'esito della missione. Così, quando gli Atlanti bianchi si separarono dai miei Antenati, dottor Siegnagel, essi suggerirono un modo adeguato per assicurare il compimento della