IL MISTERO DI BELICENA VILLCA - prima parte (ITALIANO) IL MISTERO DI BELICENA VILLCA parte 1 - (ITALIANO) | Página 198

Corona di Castiglia, che confermò i diritti e le armi del Conte catalano. Un uguale rispetto avrebbero mostrato Fernando IV e i successivi proprietari e Signori del paese di Huelva. In breve, la famiglia che si sviluppò in Spagna, nei vecchi domini della Casa di Tharsis, avrebbe più che soddisfatto gli obiettivi proposti da Rodolfo e dai Signori del Cane, anche se avrebbe preservato fino alla metà del XIV secolo il segreto della suo lignaggio. Ma non tutto accadde come previsto da Rodolfo: ci fu un'eccezione, ma, come ho detto prima, non cambiò gli obiettivi della strategia. Il problema fu sollevato da Valentina, che era una giovane donna piena di doni ma estremamente appassionata. Rodolfo aveva pattuito con un Signore delle Fiandre, sostenitore, lui e la sua famiglia, del Domini Canis, l'impegno di matrimonio tra suo figlio e Valentina: il fidanzato, un capitano sotto gli ordini del Duca delle Fiandre, era certamente conforme con il matrimonio. Ma non Valentina. Perché? Quello che nessuno immaginava in quel Consiglio di Famiglia, era successo a San Felix de Caraman; Valentina si era perdutamente innamorata di Pietro di Creta. Naturalmente, c'era qualcosa di speciale nel Cavaliere bizantino in quanto era già stato amato da un altra Dama di Tharsis, la sua defunta moglie. Però questa volta la passione risvegliata nel Cuore Freddo di Valentina, superò tutti gli argomenti Rodolfo e ogni ragionamento o consiglio degli Uomini di Pietra; la Dama non sentiva ragioni: o si sposatva con Pietro di Creta o la Strategia di sopravvivenza del Lignaggio non l’avrebbe vista come partecipante. E cosa diceva Pietro di Creta di tutto questo? Non c'è dubbio che anche lui era innamorato, però, affermava, che il giuramento contratto di fronte alla sua famiglia assassinata lo inibiva a formalizzare un altro matrimonio: prima avrebbe dovuto vendicarsi, in qualche modo punire i dannati Golen. Con questo scopo era arrivato fino a lì e aspettava ancora di essere orientato verso la tana dei Demoni. Ma la sua pazienza si stava esaurendo e se non avesse ottenuto presto la direzione desiderata, sarebbe partito da solo, prendendo una direzione, come un cavaliere errante nelle mani di Dio. Come potete vedere, la situazione era intricata ma non impossibile da risolvere. Il dilemma che Pietro di Creta avrebbe potuto presentare, sul fatto di essere o meno degno di sposare una Dama di Tharsis, era già stato chiarito grazie al suo precedente matrimonio. La sua famiglia apparteneva alla nobiltà bizantina; nella distribuzione di un'eredità, era rimasto in una brutta situazione grazie agli intrighi di alcuni parenti e, infine, era stato costretto a fuggire. Uno dei Signori di Tharsis lo conobbe a Costantinopoli e gli offrì quella posizione in Spagna. Aveva adesso trentotto anni; e ho già spiegato le circostanze della sua vedovanza. In linea di principio, quindi, non c'era alcun impedimento insormontabile alla realizzazione del desiderio di Valentina: tutto era ridotto a convincere il Cavaliere dell'importanza di quell'unione. Ma non sarebbe stato nemmeno questo un compito facile, dal momento che avrebbe dovuto fornire spiegazioni; e molte. Un nuovo Consiglio di Famiglia decise alla fine di annullare l'impegno con il Signore delle Fiandre e di parlare chiaramente con Pietro di Creta. Gli fu detta la verità. Gli fu fatto capire che il terribile potere dei Golen non poteva essere affrontato da nessun uomo se contava solo sul sangue e la spada: anche la