IL MISTERO DI BELICENA VILLCA - prima parte (ITALIANO) IL MISTERO DI BELICENA VILLCA parte 1 - (ITALIANO) | Page 149

coltello era stata appena appoggiata sull'orecchio sinistro del Noyo e al sentire la parola di Bera, descrisse una curva perfetta che sezionò la gola e si concluse nell’orecchio destro: letteralmente il Noyo fu sgozzato "da orecchio a orecchio"; il sangue uscì a schizzi e cominciò a mischiarsi con l'acqua intanto che Bera seguiva recitando altre parole senza muovere il Dorché; poco a poco occorse il primo miracolo: l'acqua, che appena si stava tingendo con il sangue, cominciò a diventare rossa e molto più spessa fino a che tutto il lago sembrò essere un immenso coagulo; da quel momento, una luminosità rossiccia era rilasciata dall'acqua in forma di vapore, un bagliore intenso, somigliante a quello che emetterebbe un forno incandescente; quando tutta l'acqua si convertì in sangue, ossia, quando già non rimaneva neanche una goccia di sangue nel corpo esangue di Godo di Tharsis, Bera abbassò il Dorché e lo punto verso il lago nello stesso momento in cui emise un urlo agghiacciante: allora il colore del lago cambiò dal rosso al nero e la sua sostanza si trasformò in una specie di pece o di catrame scuro; e lì concluse il Rituale. Bisogna aggiungere che tale sostanza, somigliante alla pece, non era altro che una sintesi organica di un cadavere umano, come si sarebbe ottenuto dopo un periodo di evoluzione geologica di milioni di anni, ma accelerato in un istante con il Potere meraviglioso del Dorché. Quella pece nera, era dunque l'essenza della morte fisica, l'ultimo estremo di quello che era stata la vita e che si trova scritto potenzialmente nel messaggio del sangue. Ma il sangue è unico per ogni Stirpe. Per questo la conseguenza cercata dagli Immortali attraverso la magia nera consisteva nella propagazione di quella trasmutazione ai restanti membri della Stirpe, a quelli che appartenevano a questo sangue maledetto, vale a dire, ai Signori di Tharsis. Ripetendo quello che ho detto prima, se si deve giudicare il Rituale degli Immortali Golen per i catastrofici effetti prodotti sulla Casa di Tharsis, bisogna convenire che celava un grande segreto relativo al potere del suono, delle parole e alla funzione del Dorché. Perché, nello stesso momento in cui il lago di sangue cambiò di colore e si trasmutò in pece nera, il novantanove per cento dei membri della casa di Tharsis esalò il suo ultimo sospiro: solo sopravvissero gli Uomini di Pietra, vale a dire, coloro che avevano trasmutato la loro natura umana con il Potere dello Spirito. Naturalmente tra essi si trovavano il Noyo e la Vraya, ma entrambi molto vecchi per procreare nuovi membri della Stirpe. Tuttavia, a centinaia di chilometri da lì, altri Uomini di Pietra erano ancora vivi e si sarebbero presi l'incarico di compiere la missione familiare. Del resto della Casa di Tharsis non rimase nessuno vivo per raccontarlo. Gli almogaveri di sentinella che custodivano il bivacco del Conte di Terseval cominciarono a preoccuparsi non appena percepirono il ronzio; non avrebbero potuto affermare quando iniziò, ma di certo stava crescendo e adesso riempiva tutta la valle; al diventare udibile, i rudi guerrieri credevano di riconoscere, insolitamente, quel suono: era il tono esatto, il suono oscillante di uno sciame di api, ma tremendamente amplificato per qualche causa spaventosa e sconosciuta. Ma il ronzio, nonostante fosse sorprendentemente anormale e di aver guadagnato un'intensità capace di generare stordimento, fu prontamente