IL MISTERO DI BELICENA VILLCA - prima parte (ITALIANO) IL MISTERO DI BELICENA VILLCA parte 1 - (ITALIANO) | Page 133
monaci di Domenico di Guzmán. Bisogna aggiungere che essere "Signore pelle Cane"
nella Mistica del Fuoco Freddo è analogo a essere Signore del Rapallo, ossia, "A partire",
nella Mistica della Cavalleria, dove l'Anima è simbolizzata dal "Cavallo".
Uno degli Iniziati, Pietro Cellari, aveva donato varie case a Tolosa: alcune furono destinate
a pochi segreti di riunione del Circolo e altre si adottarono per lusso del futuro Ordine.
Quando tutto fu pronto, si cercò di ottenere l'autorizzazione di Innocenzo III per la
fondazione di un Ordine di Predicatori mendicanti, somigliante a quella formata da San
Francesco d'Assisi nel 1210: quell’Ordine Innocenzo III la testa rapata immediatamente,
ma la nuova richiesta proveniva adesso da Tolosa, un paese in Guerra Santa nella quale
ognuno era sospettato di eresia; e si doveva procedere con cautela; il piano era ambizioso
ma suolo la personalità impressionabile di San Domenico avrebbe accennato tutte le
difficoltà, esattamente come lo aveva fatto il proprio San Francesco; non bisogna
dimenticare che i Golen controllavano tutto il monache atto occidentale dall’Ordine
benedettino ed erano ostili alla creazione di nuovi Ordini indipendenti. L'opportunità si
presentò nell'anno 1215, quando il Vescovo Fulco fu convocato al IV Concilio Lateranense
e portò con sé San Domenico.
Lì si scontrarono con la chiusura negativa di Innocenzo III che, come è risaputo, cedette
solamente dopo aver sognato che la Basilica di Laterano, minacciando di crollare, era
sostenuta dalle spalle di Domenico di Guzmán. Anche se, la sua autorizzazione fu
semplicemente verbale, anche se perfettamente legale e si limitò ad accettare la Regola di
Sant'Agostino riformata proposta da Domenico e a raccomandare la missione di lottare
contro l'eresia. Dopo la morte di Innocenzo III, nel 1216, Onorio III da l'approvazione
definitiva “all'Ordine dei Predicatori" o Ordo Praedicatorum che permette sua
espansione, visto che allora solo possedeva i monasteri di Prouille e Tolosa. Al principio
entrano nell'Ordine tutti i clerici della Casta di Tharsis che, come ho detto, erano in gran
maggioranza professori universitari, trascinando con loro molti altri saggi ed eruditi del
Epoca. In poco tempo, infatti, l'Ordine si trasformò in un'organizzazione idonea per
l'insegnamento di alto livello, nonostante il fatto che il primo Capitolo Generale riunito a B,
nel 1220, dichiarò che si trattava di un “Ordine mendicante", con minor rigore nella povertà
che quello di San Francesco. San Domenico morì nel 1221, lasciando il controllo
dell’Ordine nelle mani di un Iniziato di Sangue Puro, il Beato Giordano di Sassonia.
Tuttavia: in quel momento i Golen stavano spingendo per ottenere l’istituzionalizzazione di
un'inquisizione sistematica dell’eresia che gli permettesse interrogare qualunque
sospettato e ottenere l'informazione che conduceva alla localizzazione del Gral; se tale
istituzione era affidata ai benedettini, come si pretendeva, la fine della Strategia catara
sarebbe stata più rapida del previsto, non dando il tempo a Federico II per realizzare i suoi
piani di rovinare il papato Golen. Di lì l'insistenza e l'eloquenza mostrata dai domenicani
per presentarsi come l’Ordine più adeguata per svolgere quella sinistra funzione; inoltre i